Quell’aria strana intorno a Pellegrini
Ci auguriamo solo che nessuno approfitti della precarietà in cui si muove la Roma per portarselo via. Vendere, anzi svendere Lorenzo a gennaio, sarebbe l’ultima follia di questa dirigenza
Prima di trattare il tema in conferenza stampa con Ranieri, di Lorenzo Pellegrini ne avevamo parlato ieri mattina in radio, esprimendo qualche dubbio sui titoli del Corriere dello Sport che ne annunciavano il ritorno in squadra da titolare nella decisiva sfida di domani contro il Lecce. Non una sfida da scudetto, come quella del 1986, poi diventata tristemente famosa per l’esito, ma stavolta addirittura da retrocessione, così almeno dice la classifica: di fronte le due squadre appaiate al quindicesimo posto.
Secondo quelle indiscrezioni, Lorenzo Pellegrini potrebbe ritrovare il suo posto da titolare dopo due partite in naftalina, per ritrovar se stesso, così almeno aveva detto Ranieri annunciandone l’estromissione con il Tottenham. Il tecnico però aveva detto pure che Lorenzo è un fenomeno di centrocampista, e lui in carriera di così prolifici ne ha avuti solo due: lui e Lampard. Dunque, sul giocatore non ci sono discussioni, ma per il momento è meglio che riposi fuori e si resetti.
Questione psicologica, allora. E quindi dopo averlo sostituito all’intervallo con il Napoli, l’ha portato a Londra senza mai farlo scaldare (coerentemente) e poi l’ha portato in panchina con l’Atalanta. Dopo l’intervallo con i bergamaschi però gli ha chiesto di scaldarsi e Pellegrini l’ha fatto per tutto il tempo necessario, cioè da inizio ripresa fino al momento in cui è stata fatta l’ultima sostitiuzione, quelle di Cristante e Dybala con Zalewski e Soulé. Dunque, per Ranieri il tempo del reset era terminato. Ma poi non l’ha fatto entrare. Strano, visto che la Roma stava prima pareggiando, poi perdendo di misura, e infine ha perso 2-0.
Interrogato sui cambi, a fine partita il tecnico ha detto senza mezzi termini che con Pisilli squalificato non aveva a disposizione in panchina un centrocampista box to box, cioè uno di quelli in grado di trascinare una squadra portando il pallone dalla propria area fino a quella avversaria. Ma non è proprio il ruolo di Pellegrini? Su nostra sollecitazione, ieri Ranieri ha detto di no: «Per me Lorenzo è un giocatore splendido da metà campo in avanti». Un attaccante, in pratica, quantomeno un trequartista, non più una mezzala evidentemente.
Pare di capire quasi che il ruolo di Pellegrini oggi sia alternativo a quello di Dybala, almeno in presenza di un centravanti come Dovbyk. In sua assenza, invece, magari Lorenzo può giocare alle spalle di Paulo, ove venisse schierato come falso nove. In sostanza, Pellegrini in questo momento non appare più centrale per Ranieri, e quindi per la Roma. Strano. Ci auguriamo solo una cosa: che gli avvoltoi che stanno già volteggiando su Trigoria non approfittino della precarietà in cui si muove la Roma di questi tempi per portarselo via a prezzo di saldo. Vendere, anzi svendere Lorenzo a gennaio, sarebbe l’ultima follia di questa dirigenza.
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