Trasferte vietate, vergogna italiana
Qualcuno penserà che sia una bella notizia per i tifosi della Roma che andranno all’Olimpico senza rivali, in realtà è una enorme sconfitta per tutti
Lo abbiamo detto anche al sindaco Gualtieri quando è intervenuto ai nostri microfoni un paio di settimane fa e la decisione non era ancora stata presa, anzi, disse, «se ne stanno valutando anche altre». Ieri invece il viceprefetto Moscarella ha ufficializzato che non saranno concessi biglietti ai tifosi del Feyenoord per la partita di Europa League del 20 aprile, proprio come accadde ai tifosi dell’Eintracht di Francoforte per la sfida di Champions di Napoli. Qualcuno penserà che sia una bella notizia per i tifosi della Roma che andranno all’Olimpico senza rivali e per gli amanti della nostra città, messa al riparo da qualsiasi scorribanda olandese, ammesso che non facciano come i tedeschi e decidano di partire lo stesso per Roma. In realtà è una enorme sconfitta per tutti. Una nazione occidentale che nel 2023 non sappia come accogliere, indirizzare, accompagnare e gestire nella sua capitale una tifoseria per una partita di calcio internazionale non può pretendere di essere presa sul serio poi quando avanza qualche candidatura per eventi di portata internazionale che siano sportivi (ad esempio il Campionato Europeo 2032) o non sportivi (vedi Expo 2030).
Ci sembra inevitabile, peraltro, che per ritorsione neanche ai tifosi romanisti verrà concesso di andare al De Kuip il 13, con tanti saluti per tutti quelli che credendo alle capacità dei governi dei due paesi avevano già prenotato e pagato viaggio e soggiorno. A Tirana, Albania, neanche un anno fa sono arrivati migliaia di tifosi delle due squadre e, a parte qualche intemperanza tra avvinazzati presto sedata, non è successo niente di disdicevole, anzi è stata una festa di pubblico. Basterebbe prendere esempio da governo, prefetture e municipalità albanesi, ma forse non siamo capaci neanche di copiare.
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