Prospettiva Romanista - La Roma e i tifosi: un'unità ritrovata
Il 2017 giallorosso. La gente al centro della nuova strategia comunicativa. Alla faccia dei social che dividono
Un bilancio di fine anno è doveroso farlo. Ho l'impressione che in questa stagione ci sia una maggiore unione tra la squadra e i suoi tifosi. Credo che questo dipenda da una strategia comunicativa che, finalmente, pone la tifoseria giallorossa al centro, insieme alla squadra. Quando ciò avviene, anche le prestazioni un po' più opache vengono presto dimenticate dai tifosi che vengono all'Olimpico, anche se poi i Social fanno veramente di tutto per portare zizzania, assurgendo - ingiustamente - a verità biblica ripresa da giornali e portali on line. A mio modo di vedere la Roma questa stagione ha un buon gruppo e una buona squadra, anche se commette gli errori di sempre, ma a questo ci siamo abituati.
La tifoseria della Roma, specie in passato, si è contraddistinta per non abbandonare mai la squadra, neppure nei momenti di difficoltà. Facciamo quindi il nostro dovere e non lasciamoli soli, qualunque cosa accada: il campionato è molto livellato è pieno di sorprese, quindi giochiamocela fino alla fine.
Capitolo Stadio Olimpico: non mi piace fare paragoni con altri stadi ed altre tifoserie, ma le cose devono ancora migliorare, e di molto.
È notizia recentissima che anche il tifoso giallorosso che, dopo il divieto applicato agli spallini nella loro trasferta a Roma all'esposizione dell'immagine di Federico Aldrovandi, ha esposto la semplice immagine stilizzata del povero ragazzo, è stato multato per 167 euro. La multa non sarà educativa - anzi, lo sarà nel senso opposto - né lo danneggerà economicamente, visto che quell'importo si coprirà facilissimamente con una colletta.
Voglio però riportare le parole del papà Lino che mi esonerano da altri commenti: «Il fatto della sanzione comminata ai tre ragazzi di Parma per l'esposizione di immagini non autorizzate, mi fa rimanere con l'amaro in bocca e tanta tristezza. Se Federico fosse stato vivo, magari avrebbe potuto entrare in ogni stadio "senza autorizzazione" con un biglietto normale. Quei ragazzi, se di questo si tratta, l'hanno fatto entrare ipoteticamente, alla luce del sole, di quel sole a lui tolto senza una ragione per sempre. E di quel sole, mi si permetta, non si ha bisogno di essere autorizzati».
Si badi, quelle immagini - che magari non c'entrano nulla con la squadra sostenuta - sono state esposte per reazione a quanto avvenuto in occasione di Roma-SPAL, della cui ultima squadra il ragazzo era tifoso. Ed allora, in questi caso entrano in gioco altri principi, che anche le Istituzioni dovrebbero rivendicare. Non si comprende, però, è non lo ha capito neppure la Lega Calcio che ha multato (sic!) le rispettive società per tale immagine, che quella immagine non è CONTRO qualcuno ma è PER ricordare qualcuno, è PER evitare che cose simili - viste anche negli stadi - si ripetano ancora.
Non c'è quindi multa più degna di essere pagata e affermare questo non può di certo tratteggiarmi, come pure qualcuno ha sostenuto, come una persona non incline al rispetto delle regole, visto che tra una regola scritta nella Costituzione (la libertà di espressione) ed una scritta da un ex Ministo dell'Interno già pregiudicato per resistenza a pubblico ufficiale, varrà - per me - sempre la prima. Buon 2018 a tutti.
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