Per la Roma

Adesso nove finali: mai come ora, c’è bisogno di Pellegrini

La frase del momento è «Nove partite, nove finali». Allora, gioco-forza, questo dovrà necessariamente essere il momento di Lorenzo Pellegrini

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PUBBLICATO DA Danilo Per la Roma
19 Marzo 2025 - 07:00

La frase del momento è «Nove partite, nove finali».
Anche se poi – grazie ai 53 giorni di Juric e, soprattutto, alla bizzarra scelta di chi sulla nostra panchina ce lo aveva messo – di finali, per arrampicarsi fino ai quarantanove punti attuali, la squadra di Ranieri ne ha già dovute giocare, e vincere, tante.

Di frase, poi, ce n’è un’altra ma questa, però, è ricorrente da tre anni: «C’è una Roma con Dybala e una senza».
La partorì Mourinho e per questo, da molti-troppi, fu strumentalizzata perché tanto qualsiasi cosa dicesse l’allenatore portoghese quei molti-troppi volevano farla passare per una scusa, qualcosa di negativo o, comunque, un ghiotto pretesto per cercare di sgretolare un numero uno anziché goderselo. Poi, però, quella stessa considerazione la fece anche De Rossi e dopo De Rossi pure Claudio Ranieri: tutti, insomma. Perché era vera. E perché, manco a dirlo, aveva ragione Mourinho su Dybala, sulla mancanza di troppe figure dirigenziali, sul silenzio societario nei confronti della questione arbitrale, sulla mancata programmazione...su tutto insomma.

Ma, adesso, torniamo alle due frasi. Per metterle in relazione: quante finali da giocare con una Roma senza Dybala?!? E dunque con una Roma differente: un bel guaio. Più che altro perché il calendario, dopo Lecce, ci vedrà affrontare, nell’arco di una settimana, i bianconeri del vate Thiago Motta e il derby...due partite che grazie al filotto di risultati utili non conteranno solamente, e già sarebbe sufficiente, per l’estrema rivalità ma anche per la classifica. E anche se la reazione più immediata potrebbe sembrare quella del lasciarsi andare alle imprecazioni...non è una strada percorribile perché di strada vogliamo farne ancora e mollare proprio adesso – figurarsi! – non sarebbe da Romanisti.

Ecco, a proposito di Romanisti...credo che allora, gioco-forza, questo dovrà necessariamente essere il momento di Lorenzo Pellegrini: per Ranieri nel rilanciarlo proprio in quelle due partite dove il numero sette, spesso e volentieri, ha già segnato e fornito prove di livello. E per lui nel riprendersi, in una stagione avara di soddisfazioni, la sua Roma.
Mai come adesso ha bisogno del suo capitano.

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