Per la Roma

Noi non faremo come tutta l’altra gente

Se giochi in giallorosso il tifoso ti inciterà sempre. Forza Viña, forza Roma!

Viña in azione allo Stadio Olimpico

Viña in azione allo Stadio Olimpico

PUBBLICATO DA Danilo Per la Roma
03 Agosto 2022 - 10:30

Avevo voglia di scrivere di Matias Viña già da qualche giorno ma, per farlo, ho scelto le colonne di questo giornale perché davanti a Romanista, non a caso, non c’è l’articolo indeterminativo “un” – che apre il campo a mille forme differenti per sostenere questa squadra – ma quello determinativo “il” che, invece, non lascia scampo… perché esiste un solo modo, per il tifoso Romanista, di tifare questa squadra: incitandola sempre.

Soprattutto quando le cose non vanno bene. Che se dovessi scegliere una sola immagine della passata stagione, tra tante gioie, sceglierei comunque la sera del quattro dicembre scorso quando un intero stadio, con la Roma sotto di tre gol contro l’Inter, continuò a cantare regalando l’ennesimo verso di poesia a chi crede, ancora e fortemente, che questo sport non resta in vita – paradossalmente – per un gesto tecnico o per uno schema migliore o peggiore di un altro ma per la passione di chi vive la sua squadra del, non a caso, cuore non come un passatempo ma come un sentimento. È il sentimento, allora, la discriminante di questa storia. E questa storia, di conseguenza, non può prevedere la derisione, l’insulto e il dileggio perché se tu giochi per la Roma - a patto che ti impegnerai ogni volta in cui sarai chiamato a scendere in campo - andrai sempre sostenuto. Non c’entra nulla, dunque, la divinizzazione dei calciatori: non abbiamo più quindici anni da tanto tempo. C’entra, solo ed esclusivamente, il voler mettere chi gioca nella migliore condizione possibile per rendere al meglio. Di più: maggiori saranno le tue difficoltà, maggiore sarà l’incitamento. Che se non possiamo sapere se da qui alla fine del mercato Viña resterà in giallorosso né, tantomeno, quante presenze farà nella stagione che sta per iniziare sappiamo tutti, invece, che ogni volta che sarà chiamato in causa darà tutto come ha sempre fatto anche nel suo primo anno nella Capitale dopo tante, tante, tante partite giocate senza fermarsi mai. Lui farà il suo, noi dovremo fare il nostro: sostenendolo. Senza cedere alla tentazione di credere che chi più urla più è tifoso, perché se un tifoso deve urlare qualcosa a un giocatore, che lotta per la nostra maglia, quel qualcosa sarà sempre, e solo, “Forza”. Già, forza Viña!

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