Roma, il fortino non esiste più: il dato sui gol subiti da cross in area
Da gennaio 2024 i giallorossi subiscono tante, troppe reti in seguito ai palloni buttati in area. In questo inizio di campionato ci sono già costati 3 partite
C'era una volta un periodo in cui fare gol alla Roma con un pallone buttato al centro dell'area di rigore era pressoché impossibile. In quel tempo, il terzetto difensivo composto da Mancini-Smalling-Ibañez, capitanato dal difensore inglese al centro, era invalicabile sotto questo punto di vista. I giallorossi avevano questa naturale tendenza ad asbbassarsi nei finali di partita e di respingere qualsiasi tipo di pallone venisse buttato all'interno dell'area di rigore che gli aveva permesso di vincere una Conference League e di arrivare in finale di Europa League l'anno dopo. Caratteristica questa, fortemente dipendente dalla presenza di Smalling al centro del terzetto difensivo. L'ex centrale romanista infatti nelle sue avventure a Roma ha chiuso con delle percentuali dominanti nel gioco aereo che rispecchiano quanto detto: 80% di duelli aerei vinti nella stagione 21-22 e 75% nella stagione 22-23 bastano da sole a descrivere l'importanza della sua presenza nel cuore dell'area di rigore, che permetteva alla Roma di non subire negativamente quella tendenza naturale di rintanarsi nella propria area di rigore.
Da quest'anno però Chris non c'è più e anche lo scorso anno, a causa di problemi fisici, è come se non ci fosse stato. Da gennaio 2024 infatti, i gol subiti su cross al centro dell'area di rigore sono aumentati con i giallorossi che ne hanno subiti 10 nell'intero girone di ritorno. La Roma ha continuato ad abbassarsi per difendere i vantaggi andando spesso però in difficoltà negli episodi, dinamica in controtendenza rispetto a qualche stagione fa. Anche quest'anno la tendenza non sembra essere cambiata: in questo inizio di campionato la Roma ha subito 3 gol su azione, tutti e tre su cross in area (Gyasi con l'Empoli, De Winter con il Genoa e Paredes con l'Athletic) e al momento sono costati 5 punti in campionato e due in Europa League. Nelle ultime due - Genoa e Athletic - abbiamo rivisto i giallorossi abbassarsi a difesa del risultato senza però riuscirci come qualche anno fa. Probabilmente non avendo più il padrone dell'area di rigore, questo tipo di atteggiamento - definito naturale da Mourinho e in parte anche da De Rossi interpretando alcune delle sue dichiarazioni - porta la Roma ad esporsi agli episodi pagandoli negativamente. Se prima infatti questa soluzione poteva funzionare, nona avendo più un centrale con le caratteristiche di Smalling adesso potrebbe addirittura diventare controproducente. Al centro della difesa ad oggi c'è Ndicka che lo scorso anno ha vinto meno del 60% dei duelli aerei, a differenza di Chris che come analizzavamo anche in precedenza viaggiava tra il 75% e l'80%.
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