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Roma Club Casarano: "Noi abbiamo scelto una passione, a prescindere dalla vittoria"

Giacomo Bellomo, Presidente del club: "Nasce tutto nel febbraio 2019 per via di una pazzia di alcuni amici. Siamo sempre presenti sul territorio e all'Olimpico"

PUBBLICATO DA La Redazione
25 Marzo 2025 - 12:26

Giacomo Bellomo, Presidente del Roma Club Casarano Franco Sensi ha parlato a Il Romanista a pochi giorni dalla sfida con il Lecce. Si è parlato della passione giallorossa in Puglia, delle iniziative portate avanti dal loro club a livello sportivo e sociale, raccontando anche degli aneddoti passati. Si tratta dell'unico Roma Club presente in Salento e rappresenta il centro nevralgico per tutti i salentini e non tifosi della Roma. 

Come e quando nasce il Roma Club Casarano?

“Nasce nel febbraio 2019 per via di una pazzia di alcuni amici che volevano fondare un Roma Club a Casarano. Ci ritrovavamo in pizzeria per stilare i nomi dei romanisti della zona e puntualmente ogni volta si finiva a bere (ride, ndr). Scherzi a parte, alla fine sono usciti i nomi di circa una cinquantina di tifosi della zona e abbiamo inaugurato il club, che si trova in un palazzo storico in Piazza Garibaldi. Siamo vivi e vegeti, presenti sul territorio e all’Olimpico in ogni partita”.

Perché la scelta di dedicare il club a Franco Sensi?

“Perché ha dato tutto per vincere con la Roma e far gioire i tifosi romanisti. Se mi permetti, per via del club dedicato al papà, noi abbiamo cercato di contattare Rosella Sensi ma senza ricevere risposta e questa cosa ci dispiace, perché per noi Franco Sensi è stato un mito ed è riuscito a farci vincere lo Scudetto”.

Siete l’unico club presente nel Salento. Che cosa significa per voi?

“Da noi sono presenti tanti club della Juventus, dell’Inter e del Milan. Aprire un Roma Club qui è una follia (ride, ndr). Il club nasce a Casarano ma abbraccia tutti i salentini. Abbiamo soci che vengono addirittura da Taranto, da Brindisi, da tutte le parti del Salento. Noi non chiediamo la presenza fissa al club, solo un piccolo sussidio annuale per portare avanti le spese che abbiamo e siamo orgogliosi di dare una casa a tutte le persone che vogliono venire da noi, anche a chi è in vacanza. Da noi diventa la Curva Sud. In più, quando si avvicinano da noi dei ragazzi minorenni siamo sempre contenti perché vuol dire che i genitori gli hanno insegnato l’amore per i colori giallorossi”.

C’è un aneddoto che ricordi con piacere legato al club?

“Sicuramente la prima partita in cui siamo stati presenti, cioè Roma-Porto di Champions League, ma anche tante altre in cui c’eravamo: i derby, la finale di Tirana. Noi ci guardiamo tutte le partite, nel bene e nel male, anche se qualcuna l'abbiamo dimenticata (ride, ndr), come qualche finale persa, ma comunque ce le guardiamo tutte”.

Quali sono le iniziative che portate avanti a livello sociale?

“Io sono un medico ospedaliero e sono Direttore di un piccolo centro trasfusionale. La prima cosa che ho fatto è stata quella di permettere di donare il sangue ai membri del club. Facciamo beneficenza, siamo presenti sul territorio. Quello che ci è possibile fare lo facciamo. Durante il Covid, abbiamo comprato cento uova di Pasqua e le abbiamo distribuite ai bambini senza guardare il tifo".

Sabato sarete presenti sugli spalti per Lecce-Roma?

“Saremo presenti. Ovviamente, se qualcuno non dovesse riuscire ad acquistare il biglietto daremo accoglienza al club, dove sarà possibile vedere la partita”.

Quali sono i progetti per il futuro del club?

“Continueremo ad essere presenti a turno all’Olimpico e fare tutto quello di cui già ci occupiamo. Fare 700 km non è facile, io sono stato a Roma questa settimana e ti rendi conto di quanto ci voglia ogni volta. Il progetto è quello di sperare di seguire una squadra vincente, ma noi abbiamo scelto una passione, a prescindere dalla vittoria, altrimenti avremmo tifato altre squadre”.

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