Roma Club Ginevra: "Il club è quel luogo dove chi va all'estero trova un amico"
Simone Aaron Efrati, Vice Presidente e segretario: "Nacque tutto nel 2017 da quattro ragazzi che si incontravano al Pickwick Pub per vedere la Roma"
Simone Aaron Efrati, Vice Presidente del Roma Club Ginevra, ha raccontato a Il Romanista la comunità giallorossa in Svizzera, gli aneddoti e le attività portate avanti a livello sociale.
Queste le sue dichiarazioni:
Come e quando nasce il Roma Club Ginevra?
“Nasce nel 2017 da quattro ragazzi che si incontravano al Pickwick Pub per vedere la Roma. Da lì arrivò la pazza idea di creare il club e da quel giorno cominciò tutto. Nel 2022, abbiamo costruito un organigramma strutturato: Flavia Cifarelli è diventata la Presidente, io Vice Presidente e Segretario. Il tesoriere si chiama Luca ed Enrico la Noce che è uno dei soci fondatori rimasti all’interno del direttivo.
Ad oggi quanti siete e cosa vuol dire tifare Roma a Ginevra?
“Quando una persona va a lavorare all’estero, soprattutto per un romano, il primo posto dove può trovare degli amici è il Roma Club. I miei primi amici li ho trovati lì. All’inizio il club era composto da 5-6 persone, ad oggi invece siamo una settantina di iscritti. La cosa importante da sottolineare è che siamo un club di “Expats”, persone che lavorano qui ma che nel weekend tornano a casa o che vivono qui per qualche mese. Nonostante ciò, siamo sempre in tanti e ogni volta viene gente da tutto il mondo a vedere la partita. Durante Roma-Braga sono venuti quattro ragazzi dall’Arabia Saudita super tifosi di Abdulhamid. Vengono persone da Gaeta, da Milano, da ogni parte. Si vive la Roma con un attaccamento incredibile.
Sul logo del club.
“L’ho disegnato io, trascinato dalla passione che stavo vivendo in quel momento. Presenta l’unione di due simboli importanti per le due culture cittadine. A sinistra l’aquila di Ginevra, stemma acquisito dal Sacro Romano Impero, simbolo di giustizia e libertà, a destra il Lupetto di Gratton. Invece, l’alloro caesareo simbolo di vittoria e trionfi, in ricordo del passaggio a Ginevra di Giulio Cesare, menzionato nel “De Bello Gallico”.
Quali sono gli aneddoti che ricordi con più piacere?
“Quando è stato selezionato il Servette lo scorso anno in Europa League, abbiamo avuto l’opportunità di accogliere qui a Ginevra i tifosi che erano venuti in trasferta. Abbiamo fatto un party al pub invitando tutti quanti. Abbiamo fatto un Meet & Greet con Mancini e Rui Patricio, incontrando anche Mourinho. E’ stata una bella cosa. Vorrei ringraziare anche Tonino Cagnucci che ci ha aiutato a organizzare tutta la situazione. Sicuramente l’altro aneddoto bellissimo è stato quest’anno, quando la Roma Femminile ha affrontato il Servette. E’ stato bellissimo, perché non era previsto un Meet & Greet con le ragazze, non era mai stato organizzato fino a quel momento. Noi abbiamo richiesto di farlo e alla fine siamo riusciti ad organizzarlo. Siamo andati in quindici, ma la cosa bella è che noi pensavamo arrivassero soltanto due calciatrici. Ne sono invece scese quattro all’inizio e noi tutti contenti siamo andati a salutarle, ma quando dovevamo fare la foto, ci siamo ritrovati tutta la squadra. Sono state con noi quasi un’oretta e sono state di una gentilezza unica. Delle vere campionesse. Abbiamo conosciuto anche Mister Spugna e tutto il suo staff, è stato un onore. Ci hanno ringraziato perché loro non si aspettavano tutto questo calore. Il giorno dopo siamo andate a vederle allo stadio e dopo la vittoria, loro hanno sgomberare tutto affinché potessero fare la foto con noi. Gli abbiamo dato un calore incredibile”.
Quali sono le attività che portate avanti a livello sociale?
“Abbiamo partecipato insieme ai ragazzi del Servette alla donazione dei pupazzi allo stadio per i ragazzi che hanno delle problematiche. Lo abbiamo fatto due volte. Noi facciamo attività di coordinamento e siamo in contatto con il Consolato italiano a Ginevra dove ci adoperiamo per i cittadini che hanno bisogno di qualsiasi necessità. Facciamo dei raduni, tra cui cene di Natale, grigliate. Essendo un club di Expats, ripeto, ci sono delle difficoltà, ma nonostante ciò siamo sempre attivi e numerosi”.
Quali sono i progetti per il 2025?
“Fare il nuovo Merchandising. Abbiamo già fatto le sciarpe e le felpe ma vogliamo dare un’ulteriore originalità al club. Vogliamo coinvolgere un gruppo per essere presenti nelle trasferte e cercare di sviluppare sempre di più la comunità giallorossa a Ginevra”.
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