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Roma Club Milano: “Ad oggi siamo 400. Il club è casa, qui sono nati matrimoni”

Alessandro Filippini, Vice Presidente: “Dopo la vittoria della Conference eravamo in 600 a Piazzale Loreto, è stato il momento più alto del club”

PUBBLICATO DA Andrea Monaco
19 Ottobre 2024 - 11:00

Alessandro Filippini, Vice Presidente del Roma Club Milano, ha rilasciato un’intervista a Il Romanista per parlare della realtà giallorossa nel capoluogo lombardo e di attualità.

Di seguito l'intervista integrale:

Come e quando nasce il Roma Club Milano?

“Il Roma Club Milano nasce nel 2010 ad opera di un gruppo di ragazzi romani e romanisti, che vivendo qui, decidono di creare una casa per tutti i romanisti di Milano e dintorni. Il club cresce nel corso degli anni, cambia anche sede, fino ad arrivare ad oggi ad avere ben 400 soci e la proiezione è in aumento. Siamo uno dei Roma Club più grandi”. 

Come viene vissuta la Roma a Milano? Quanti romani ci sono nel club e quanti non?

“Io mi sono trasferito nel 2014 qui a Milano e dopo due giorni ero al club a tifare la squadra. Qui al Porter House, la nostra sede, la passione è tantissima. Siamo cresciuti negli ultimi anni, considerando l’elevata migrazione lavorativa che ha portato tanta gente a trasferirsi. Non siamo tutti romani, forse la metà viene da Roma ma c’è anche gente che viene da altre parti d’Italia e d’Europa. Dal club sono passati ragazzi provenienti dal Portogallo, un ragazzo che veniva da New York senza avere alcun legame con l’Italia ma tifoso della Roma, senza mai però imparare l’italiano (ride, ndr). Ci sono anche tanti milanesi”.

C’è un aneddoto del club che ricordi con piacere?

“Ne ho due: uno personale, che riguarda il 3-0 di Roma-Barcelona. In quella partita eravamo tutti un po’ pessimisti, io l’ho vista seduto accanto a un ragazzo che si chiama Simone e per tutta la gara siamo stati pietrificati, senza esultare ai gol. Gli ultimi cinque minuti ce la siamo vista mano nella mano (ride, ndr), mentre a fine partita siamo esplosi. L’aneddoto del club invece è la finale di Conference, io non c’ero, ma a Milano avevamo 600 persone distribuite in tre locali per vedere la partita. Alla fine, sono andati tutti a festeggiare a Piazzale Loreto con bandiere e fumogeni, quella è stata l’apoteosi del club, che per noi è casa, ci sono amicizie nate lì per caso, gente che si è sposata e ha fatto dei figli”. 

Quali sono le iniziative che portate avanti a livello di tifo e a livello sociale?

“A livello sociale facciamo tante iniziative: Sosteniamo una onlus chiamata Alice for Children, con cui abbiamo adottato un bambino a distanza, in Nigeria e provvediamo al suo sostentamento. Questo ci rende orgogliosi. Abbiamo anche partecipato alla Milano Marathon e tutto il ricavato è andato in beneficenza. Ogni anno facciamo un torneo di calcio a 5 insieme ad altri Roma Club e devolviamo il tutto all’Associazione Disabili Bergamaschi. Facciamo raccolte di vestiti, soprattutto prima dell’inverno, infatti nelle prossime settimane ne organizzeremo una. Abbiamo mandato tanto materiale in Ucraina. A livello di tifo invece vediamo tutte le partite al club. In alcune occasioni diamo la possibilità ai soci di portare un accompagnatore. Vista la posizione, riusciamo ad essere presenti in diverse trasferte del Nord. Siamo stati a Monza e andremo a Bergamo. Abbiamo anche molti gadget come magliette, adesivi. Una volta ne ho trovato uno in Islanda (ride, ndr). 

Domenica Roma-Inter, come la seguirete? Che partita ti aspetti?

“Come sempre, la seguiremo al club, saremo un centinaio. Quest’anno la Roma è indecifrabile, ma a me la rosa piace, secondo me è la più forte degli ultimi 4-5 anni. Se lo stadio e il pubblico stanno vicino alla squadra possiamo fare una grande partita”. 

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