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Del Zotto (pres. Roma Club Friuli): "Dispiaciuto per De Rossi. Juric è un'incognita"

Le parole: "La protesta dello stadio? Rispettabilissima, ma credo che durante le partite la squadra vada comunque tifata. È stimolante per i calciatori"

PUBBLICATO DA Andrea Monaco
21 Settembre 2024 - 18:27

Luca del Zotto, Presidente del Roma Club Friuli, ha rilasciato un'intervista a Il Romanista in vista della sfida di domani tra Roma e Udinese. Di seguito le sue dichiarazioni.

Come e quando nasce il vostro club?

"Nasce il 18 novembre 2022 in seguito a delle riunioni che avevamo fatto con gli altri membri in un mese per definire il tutto ma l'idea era stata partorita molto prima. Nel 2017 avevo creato un gruppo Facebook per parlare della Roma tra amici, poi siamo passati al gruppo Whatsapp che ha cominciato a crescere. Ognuno portava altre persone e alla fine un paio di anni fa abbiamo pensato di creare il club e adesso eccoci qui, con la nostra sede a Codroipo".

Quanti siete ad oggi e quali sono le iniziative che portate avanti?

"Ad oggi siamo circa 110 persone, con tantissimi che continuano a iscriversi. A livello di tifo, guardiamo tutte le partite insieme al club e organizziamo diverse trasferte: siamo stati a Torino e andremo a Monza. Il viaggio a Roma per noi è molto dispendioso, ne organizziamo uno all'anno in media, ma quando la squadra viene qui al Nord cerchiamo di seguirla sempre, in particolare qui a Udine, dove giochiamo in casa. A livello sociale, abbiamo fatto il 9 giugno un evento dal nome “Giallorossi in rosa”, in cui abbiamo disputato una partita di calcio contro una squadra locale e tutto il ricavato è andato in beneficenza alle donne che lottano contro il tumore al seno. Collaboriamo con un'associazione che si chiama “La Pannocchia”, che si occupa dei ragazzi con la sindrome di down e li aiutiamo in attività ricreative e stiamo con loro in diverse occasioni".

C'è un forte gemellaggio tra Roma e Udinese. Qual è il vostro rapporto con la loro tifoseria?

"C'è un ottimo rapporto. La metà degli iscritti al club è friulana, quindi c'è una componente affettiva e territoriale nei confronti della squadra della regione. Lo sfortunato episodio di Ndicka dello scorso anno ci ha portato ad unirci ancora di più con la curva Nord di Udine. Io sono iscritto al loro gruppo Facebook, ci sentiamo e ci facciamo i complimenti a vicenda. Il nostro rapporto dovrebbe essere da esempio per tutte le tifoserie in Italia".

Cosa ne pensi dell'esonero di De Rossi? Può fare bene Juric?

"Mi divido in due: se parlo col cuore sono dispiaciuto, perché è uno dei miei idoli e lo adoro. A livello tecnico forse non aveva ancora l'esperienza giusta per poter guidare una squadra come la Roma. Forse, essendo tifosissimo, la sentiva troppo. Juric è una grande incognita, potrebbe fare bene ma non ha mai allenato una big. Ha carattere ma solo il futuro ci dirà se si tratta della scelta giusta".

Come seguirete Roma-Udinese? Siete d'accordo con la protesta di UTR e AIRC?

"La seguiremo qui al club, come sempre. Sulla protesta, assolutamente rispettabilissima, non sono d'accordo. Io sono dell'idea che durante la partita la squadra vada tifata e per i giocatori vedere gli striscioni durante la partita è stimolante, questo me lo dissero anche El Shaarawy e Zalewski al Meet & Greet qui a Udine lo scorso anno. Penso che la protesta si possa fare prima o dopo la partita".

C'è un aneddoto che hai più a cuore del club? Hai un sogno nel cassetto?

"Paradossalmente, l'aneddoto più bello risale alla finale di Europa League. Avevamo addobbato la sede con bandiere, palloncini e la cosa più bella è stata vedere tanta gente incuriosita venire a vedere il club e molti tifosi si sono poi iscritti. Un grande momento di aggregazione. Sul sogno me lo tengo per me (ride, ndr). Ti dico soltanto che sarebbe bello veder vincere la Roma, soprattutto per i tanti bambini che abbiamo qui al club. Il nostro sogno è quello di far vivere ai ragazzi quello che noi abbiamo vissuto nell'83 o nel 2001".

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