Punto e virgola - Tutte sfide decisive ma bisogna provarci
L’allenatore sta provando a fare una vera impresa alternando uomini e moduli. Speriamo sia illuminato fino alla fine. La differenza la faranno proprio i dettagli.
A un certo punto sembrava che le emozioni più significative dovessero arrivare dai maxischermi che attiravano in continuazione l'attenzione dei 30000 tifosi accorsi all'Olimpico - un decimo di quelli che in giornata avevano provato a comprare un biglietto per la semifinale di Champions col Liverpool - per l'ipnotizzante altalena di risultati tra la lotta scudetto (con la Juventus prima virtualmente campione poi risucchiata dal Napoli alla vigilia dello scontro diretto) e quella per il terzo posto, con la Lazio su e giù nell'altalena a Firenze.
In campo sembrava invece la serata giusta per arrivare alla fine senza patimenti e invece pare sia vietato per legge per i tifosi della Roma potersi rilassare guardando la partita. Poi, con i tre punti, restano anche diverse sensazioni che ci portiamo a casa da questa strana serata trascorsa all'Olimpico.
La prima, sulla generale stanchezza psicofisica che la squadra sembra accusare in alcuni momenti delicati: quella che ti fa sbagliare facili appoggi (Manolas, Gerson, Gonalons), che ti impedisce di servire il compagno libero per cercar gloria personale (Florenzi con Dzeko, con brutta lite finale) o che ti priva della necessaria cattiveria quando invece maggiormente servirebbe (lo stesso Dzeko nella respinta di Perin) o che ti spegne per lunghi tratti dell'incontro, come se l'unico obiettivo fosse quello di non farsi male ben sapendo che martedì c'è quella roba enorme di Anfield che richiama inevitabilmente pensieri ed energie.
Il fatto è che in mezzo ci sarà un'altra sfida delicata, tra due giorni a Ferrara, da non sbagliare assolutamente. Sono tutte partite fondamentali che per l'incresciosa situazione in cui la squadra si è ritrovata in campionato dopo il crollo tra gennaio e febbraio, ora bisogna onorare col massimo dell'impegno e delle forze. Un po' come se la Roma fosse coinvolta pienamente nella corsa scudetto: a oggi lo stress è lo stesso.
Davanti tanti impegni da vincere, tutti decisivi. Impresa improba che Di Francesco sente di poter tentare, alternando con disinvoltura giocatori e sistemi di gioco. Speriamo sia illuminato fino alla fine, la differenza la faranno proprio i dettagli.
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