Punto e virgola - Roma in semifinale perché Di Francesco fa di testa sua
L’imperativo è segnare, poi pensare a Ferrara e infine alla sfida di Liverpool. Oggi conta il Genoa di Ballardini, che dalle sue squadre tira fuori il meglio
Senza questa scocciatura della Champions, la Roma si sarebbe potuta concentrare adesso sulla corsa al 3° posto senza troppe necessità di lambiccarsi sulla formazione, riducendo al minimo le rotazioni per ottenere il massimo dal doppio confronto ravvicinato tra Genoa (stasera all'Olimpico) e Spal (sabato alle 18 a Ferrara).
Volli, e volli sempre, e fortissimamente volli
E invece no. E invece quel testardo di Di Francesco ha cercato, voluto e ottenuto uno storico successo in rimonta col Barcellona e adesso bisogna fare i conti col bilancino del farmacista: 60 minuti oggi a quello, 30 a Ferrara a quell'altro, sperando poi che non si faccia male nessuno e che la scelta martedì non sia ridotta di nemmeno un'unità.
Tutti sul carro
Va a finire che avevano ragione gli alchimisti che sostenevano che le partite con il Bologna e con la Fiorentina fossero più importanti di quella con gli invincibili del Barça... E invece Eusebio - quello senza carisma, con gli occhiali spessi, soggiogato dall'ambiente, impaurito dai giocatori - ha fatto di testa sua, come sempre. E per fortuna Roma è sempre stata una città aperta a ogni pensiero e ogni (in)civiltà, così ora sul carro gioioso del tecnico di Sambuceto sono allegramente saliti tutti, e adesso è tutto un florilegio di consigli su chi risparmiare in campionato per puntare poi sul bersaglio grosso di Kiev.
Ballardini
Ma lui bene fa, ancora una volta, ad abbassare il volume del tramestìo degli ìncliti e a richiamare la massima concentrazione sul Genoa di Ballardini, uno che non avrà il physique du role di Guardiola o Klopp (ma forse ne ha di più di Valverde...), ma che dalle sue squadre riesce sempre a spremere il meglio, soprattutto quando c'è da chiudere la porta a doppia mandata. Basti il dato riferito da Opta: da quando siede sulla panchina del Genoa (6/11/2017), soltanto la Juventus (7 reti) ha concesso meno reti dei rossoblù in Serie A (12).
La Roma deve segnare
E invece alla Roma serve segnare perché tra le prime cinque è quella che ne ha fatti di meno (50 reti) eppure resta quella che tira di più. E questo rapporto, sintetizzato nell'asciutta definizione di percentuale realizzativa, è quello che ha impedito alla squadra giallorossa di essere più vicina a Juventus e a Napoli, e comunque lontana dalle pastoie di questa lotta a tre per gli ultimi due posti buoni per la Champions del prossimo anno.
Turnover
Non dimenticando mai che in quella di quest'anno, invece, siamo ancora protagonisti. Noi. E invece Juventus e Napoli no. Per vincere, e torniamo alla questione iniziale, l'allenatore stasera si affiderà ad una morbida rotazione: probabilmente Kolarov e De Rossi (e chissà Dzeko) riposeranno a Ferrara ma stasera saranno ancora in campo, e invece Strootman, Manolas e Schick dovrebbero fermarsi, mentre Perotti non è stato proprio convocato. Un passo per volta. In testa, per ora, solo il Genoa.
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