È la sesta sconfitta interna: meno male che il derby si gioca in trasferta
Per trovare di peggio bisogna tornare al primo dopoguerra. L'errore è stato non capire che le partite che contavano erano quelle di campionato
Boh. Voi ci avete capito qualcosa? O, qualcuno, ha una risposta accettabile su quale malattia abbia contratto la Roma da tempo immemorabile? Ma, anche, cosa succede puntualmente a questa squadra capace di arrivare a farci illudere per poi scomparire al primo alito di vento?
Avessimo le risposte, le regaleremmo a questa Roma sbandata, macchinosa, prevedibile, presuntuosa, prigioniera degli schemi, incapace di avere un minimo di continuità di rendimento, senza la necessaria cattiveria agonistica e che per fare un gol, se non ci pensa il pennellone bosniaco, deve creare venti occasioni e qualche volta neppure bastano.
La Roma potrà pure dirci: abbiamo colpito altri tre pali, ci poteva essere (c'era) un rigore su Schick, abbiamo creato tanto ma concretizzato niente, abbiamo subito tre tiri in porta e preso due gol. Potrà essere pure vero, ma in questo momento rappresentano solo delle aggravanti. Figlie legittime di un errore di fondo che è stato fatto al momento dell'inizio del ciclo post sosta.
Doveva essere chiaro, a tutti, che le partite che contavano erano Bologna e Fiorentina, assai di più di quella, pur prestigiosa, con il Barcellona. Prima di Bologna, la Roma aveva cinque punti di vantaggio sul quinto posto. Aspettando il risultato dei quinti oggi a Udine, il rischio concreto è che questo vantaggio si sia volatilizzato, mettendo di nuovo fortemente in gioco quella qualificazione alla Champions League che è ossigeno indispensabile per il bilancio. Si è fatto un punto su sei.
L'errore è stato non capire che le partite che contavano erano quelle di campionato. La speranza, ora, è che questa Roma che non sai mai come ti si presenterà, stupisca al contrario. Non con il Barcellona, ma nel derby di domenica prossima che metterà in palio tutto o quasi. Una situazione in cui la Roma è stata capace di mettercisi da sola, pareggiando a Bologna e perdendo ieri con la Fiorentina all'Olimpico.
Già, l'Olimpico, il fattore casalingo. Con i viola, la Roma ha raggiunto quota sei in fatto di sconfitte interne. Per trovare di peggio, bisogna tornare al primo dopoguerra. E allora meno male che il derby si giocherà in trasferta.
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