Anche Juric ha bisogno di tempo
E ne avrà bisogno per adattare la rosa alle sue idee e magari anche adattare le sue idee alla Roma. Ma già con l’Athletic Bilbao capiremo qualcosa di più
E poi scopri che dopo tutto quello che è successo, una sorta di cataclisma che ha terremotato la Roma, i suoi tifosi, la sua immagine nazionale e internazionale, l’Inter strafavorita per lo scudetto, che aveva appena strappato applausi e commenti entusiasti per la prestazione di Manchester, è due punti sopra in classifica.
Otto a sei, un distacco che è una miseria, ovviamente grazie anche alla prima vittoria ottenuta con Juric in panchina al posto di Ddr. Io credo che la Roma avrebbe battuto l’Udinese anche con De Rossi, ma è una di quelle opinioni che nel calcio lasciano il tempo che trovano. È un fatto invece che in questo strano avvio di stagione nessuna squadra sia a punteggio pieno, che la Juve infili tre 0-0 consecutivi come non accadeva dai tempi di Trapattoni, che il Torino si ritrovi primo da solo, che l’Empoli che ha segnato il destino di Daniele sia una delle tre squadre imbattute e abbia eliminato i granata dalla Coppa Italia.
Poi ci sono il Milan di Fonseca che spezza la maledizione del derby e la catena di voci che lo volevano “esonerando” scegliendo la strada del coraggio e l’Atalanta che in casa col Como incassa il terzo ko in cinque partite. Sei punti come la Roma, dopo una campagna acquisti da cento milioni come la Roma, eppure da nessuna parte si legge o si parla di #GasperiniOut. Sia chiaro subito, a scanso di equivoci: anche il solo ipotizzare di mettere in discussione l’allenatore che ha cambiato la storia dei bergamaschi sarebbe follia. Gasp ha l’esperienza, le qualità, il carisma per sistemare le cose, ma anche lui deve fare i conti con un profondo cambiamento della rosa e ha bisogno di tempo. E se ne ha bisogno un allenatore del suo livello, figuriamoci quanto ne avrebbe avuto De Rossi che ha appena cominciato.
E ne avrà bisogno Juric per adattare la rosa alle sue idee e magari anche adattare le sue idee alla Roma, perché una cosa è certa a margine del comunicato dei Friedkin in cui si parla di “campagna acquisti finalizzata ad un progetto strategico pluriennale”: la squadra non è stata costruita per lui e per il suo calcio tutto aggressività e duelli individuali in giro per il campo. Un’idea tattica con i suoi pro e i suoi contro non “la soluzione”, perché fossero solo corsa, marcature a uomo e verticalità le chiavi di volta per diventare vincenti, le adotterebbero tutti non solo le squadre meno dotate tecnicamente (con qualche eccezione).
Tempo al tempo dunque, sperando che almeno a Juric sia concesso. Ma già con l’Athletic Bilbao capiremo qualcosa di più.
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