Sul futuro di Zaniolo qualcuno fa il gioco sporco. E la giostra va
A farlo, chiariamolo subito, non è Nicolò. Intorno al 22, però, c’è un altro universo che si muove in maniera parallela ma meno palese e più ambigua
Qualcuno sta giocando in maniera sporca sul futuro di Zaniolo. E, chiariamolo subito, non è Nicolò. Il discorso chiama in causa chi ruota attorno a Nicolò, ma sbaglia chi ritiene che il riferimento sia diretto (soltanto) al suo procuratore. Che, ovviamente, fa il suo mestiere, cioè cerca di far guadagnare più soldi possibile al suo assistito. E per questo si agita, incontra, sussurra, confida. Millanta. Intorno al 22, però, c'è un altro universo che si muove in maniera parallela ma meno palese, meno chiara. Più ambigua, se non addirittura torbida. Una botta qui, un'altra là e via andando. Per non sbilanciarsi né in un senso né in un altro. Sono quelli che professano la fedeltà assoluta e eterna di Nicolò alla Roma ma che, al tempo stesso, si lamentano, più o meno a bassa voce: «Noi vorremmo restare, ma se la Roma non ci convoca... E poi è stato Tiago Pinto a dichiarare che il futuro di Nico alla Roma non è garantito...».
Quelli che mettono le mani avanti: non prendetevela con noi se Nicolò andrà via... Quelli che filtrano in maniera indiretta (indiretta?) con altri club, che hanno contatti diretti con tutti i cronisti che seguono la Roma, che non rilasciano (quasi) mai una dichiarazione ufficiale ma che sono sempre pronti a fornire un parere off record. Un parere molto autorevole, familiare quasi. «Fammi la cortesia, non mi mettere in bocca 'ste parole però la situazione non è bella...». E lì, giustamente, scatta il pezzo. E la giostra va avanti. I siti legati alla Roma o al calciomercato cliccano ai massimi livelli, i giornali che spingono editorialmente per l'arrivo di Zaniolo gongolano, fanno titoloni e preparano i campetti delle future formazioni; lo staff di Zaniolo gonfia il petto: «Visto? Lo vogliono tutti». Ma tutti chi, in realtà? E chi ci guadagna realmente da questo infernale tam tam mediatico? Gli Zaniolo, facile. In questa storia, però, alla fine ci dovranno essere solo persone felici per l'esito della trattativa, e non per aver fregato la controparte. E la Roma? Osserva, controlla, valuta, per ora. Ufficialmente il dg Tiago Pinto ha comunicato che l'argomento rinnovi di contratto verrà affrontato a fine stagione. Bluffa, forse. E si riserva il diritto di scegliere più in là cosa fare del suo giocatore, contratto attuale fino al 2024. Forse stanno giocando "sporco" anche a Trigoria, ma da quelle parti nessuno - Dan e Ryan Friedkin in testa - vuole farsi prendere per il collo. Conoscono i rischi della faccenda, però ritengono di avere ancora il coltello dalla parte del manico. Del resto, se la Roma proponesse oggi il rinnovo al 22, dovrebbe ricevere un "sì" entusiastico, a giudicare da quanto fatto emergere pubblicamente dalla controparte. O no? Quindi se lo dovesse fare tra due, tre mesi la risposta sarebbe sempre quella: «sì!».
Oppure no? Uscire allo scoperto oggi, aprirebbe il campo a due scenari: accordo o scoperta del (doppio) bluff quindi rottura. Conviene? Meglio l'attesa, perciò. Intanto Mourinho, figura molto meno defilata di quanto si possa pensare in questa faccenda, studia i numeri. Zaniolo in campionato ha segnato gli stessi gol di Felix, Shomurodov e El Shaarawy, uno più di Volpato. Quanto vale sul mercato uno così? E uno così, quanto può chiedere a un club? Consiglio urbi et orbi: fate i bravi, se potete...PS: Zaniolo ha ritrovato il sorriso in Nazionale, raccontano. Meno male. Ma è solo l'ennesima velina.
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