Per la Roma

Dalla parte di Zaniolo: tagliamo il traguardo insieme

Rialzati Nico. Anche questa volta, come sempre: ormai ci sei abituato. E sai, pure, che se ti guarderai intorno troverai noi: i romanisti. Insieme siamo più forti

PUBBLICATO DA Danilo Per la Roma
29 Settembre 2021 - 16:15

Lo so bene come funziona il calcio oggi, Nicolò. Un giorno arriverà un arabo, aggiungerà uno zero al tuo stipendio e probabilmente, come chiunque altro, non potrai dire di no. Anche se oggi non me ne frega nulla di pensare a come andrà a finire, perché siamo così fortemente dentro il presente che sprecare energie per il futuro non avrebbe senso. Poi sì, certo, sarebbe bello credere alle storie che durano per sempre, pure se in questo sport per sempre esisteva e oggi – maledizione – non esiste più.

Zaniolo e la Roma, la Roma e Zaniolo: una storia bellissima. Travagliata come in quei romanzi dove i protagonisti si amano in modo inversamente proporzionale agli eventi, e alle circostanze, che vorrebbero cercare di impedirglielo. Macché, insieme. Perché dove c'è sofferenza si fanno scelte: e noi, ogni volta, abbiamo scelto te, Nicolò. Aspettandoti, contando i giorni, stramaledicendo il destino, incitandoti e strappando, una ad una, le etichette che tutti hanno sempre cercato di attaccarti addosso perché addosso, di maglia, per loro avevi quella sbagliata. Quella maglia è la nostra, la tua: quella della Roma!

Sei giovane ma, ormai, te ne sarai accorto: qui non esiste nessuna scorciatoia verso l'applauso, qui per arrivare in alto devi scalare, controvento. E nemmeno hai la certezza di farcela. Nessuna mano dal cielo, casomai la mano è quella per tirarti giù e neanche ti fischieranno un calcio di rigore solare. Rialzati, allora. Anche questa volta, come sempre: ormai ci sei abituato. E sai, pure, che se ti guarderai intorno troverai noi: i romanisti. Non ci siamo mai mossi, te l'ho detto: insieme siamo più forti.

Perciò ricordatelo, pensaci. Perché per risparmiarti il letame che, ciclicamente, ti sparano addosso hai due strade: quella battuta, la più facile, infilandoti una maglia a strisce. Oppure l'altra, quella di legarti – ancora di più – alla nostra, manco fosse una corazza con la quale respingere gli schizzi di bile di chi non si darà pace nel vederti protagonista in giallorosso. Lo so, il primo percorso è in discesa ma sappi che ti porterà, semplicemente, ad essere un figurante di uno dei tanti salottini televisivi con gli applausi a comando. L'altra, invece, porta al cuore della gente e pure se sconnessa, e piena d'insidie, si trasforma in una fede, una volontà: un traguardo. Tagliamolo insieme, forza Nicolò!

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