Pochi gol, tanti punti. Meglio di Spalletti
I numeri sono tutti dalla parte dei giallorossi: si viaggia ad una media di 2,4 punti a partita. Moltiplicando fa 91
I numeri, dicono, non mentono mai. Almeno così ci hanno assicurato sin da quando abbiamo capacità di intendere e volere. E allora: ottava vittoria in dieci partite. Ventiquattro punti, la media facile facile dice 2,4 ogni novanta minuti. Settima partita senza gol al passivo. Cinque le reti subite, migliore difesa del campionato. Le prime dieci di Di Francesco, dunque, non possono che essere definite un successo, solo in minima parte ridimensionato da altre quattro squadre che viaggiano a medie addirittura superiori.
Ma c'è una considerazione da fare a favore dei giallorossi. Ovvero, e non crediamo di dire un'eresia, tra le cinque che si contenderanno i quattro posti validi per la rinnovata Champions, è la Roma quella che può immaginare di avere i maggiori margini di miglioramento. Basti pensare che Schick, oh signori Schick costato 42 milioni e nella passata stagione lampi prolungati da fuoriclasse vero, fin qui è stato solo a guardare. Insomma, è vero, è stata una sofferenza pure contro il Bologna, peraltro solo perché quando sei in vantaggio di un solo gol la sofferenza è parte integrante di qualsiasi dna di tifoso vero.
È stato il quarto uno a zero stagionale a conferma di una squadra che quando c'è da soffrire non si tira più indietro. E quello di ieri sera dopo l'ennesima rivoluzione difranceschiana, otto giocatori di movimento cambiati rispetto alla sfida contro il Crotone. Non è mai bello fare paragoni con il passato. Soprattutto se quello recente è targato Luciano Spalletti, ottantasette punti finali, ventotto vittorie, secondo posto. In questo caso,invece,ci piace farlo il paragone. Perché può essere giusto per alimentare un sogno.
Bisogna tornare ai punti ottenuti da questa Roma in campionato, una Roma che contro il Bologna ha dato segnali di crescita anche sotto l'aspetto del gioco. Ventiquattro sono i punti, per una media di 2,4 a gara. Se questa media la proiettiamo sulle 38 partite di un campionato, la semplice moltiplicazione, porta a un risultato di novantuno punti e spicci. Gli stessi della Juve nel passato campionato. Se poi qualcuno ne dovesse fare di più, vorrebbe dire che la fattura non sarebbe solo del crociato.
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