L'editoriale di mister Fonseca
Ieri è andata male, e non solo per colpa nostra. Anzi. Potevamo fare di più, certo. E vuol dire che lo faremo. Punto. Forza Roma
Una brutta botta, da cui bisogna subito riprendersi. Per il resto il miglior editoriale possibile lo suggerisce Paulo Fonseca dopo la partita: «Dell'arbitraggio che devo dire? Se mi chiedete se mi è piaciuto vi dico di no, ma non cerco scuse. Noi abbiamo sofferto troppo i loro contropiede e non siamo stati lucidi in fase conclusiva. In certe situazioni abbiamo giocato più con il cuore che con la testa». Una sintesi semplice semplice e assolutamente veritiera. Ed è sicuramente l'atteggiamento migliore possibile, anzi forse l'unico da tenere da parte del tecnico e della squadra. Zero alibi, zero scuse eccetera eccetera perché così si cresce, e questo non è un eccetera, oltre al fatto che è semplicemente inutile, o forse controproducente (aumenta la rabbia) pensare ad altro. Tutto giusto, tutto secondo protocollo. Però noi non siamo né il tecnico, né la squadra e quindi qualche zoom su Di Bello lo possiamo anche fare. Forse dobbiamo.
A tratti l'arbitro è stato indisponente, diciamo, più o meno, per tutta la partita: 21 falli e 2 ammonizioni per il Torino, 10 falli e 5 ammonizioni noi. Una media di un giallo al 50%, anche se è vero che più del 50% sono arrivati per protesta. Evidenti falli non fischiati su Zaniolo, Pellegrini e Florenzi; il mancato rosso a Izzo (macroscopico); per visionare la Var si è interrotta un'azione della Roma "non neutrale" come il regolamento impone (questo va al di là dell'effettiva assegnazione del rigore, perché se al Var non avesse assegnato il rigore il danno alla Roma sarebbe rimasto), questi sono pressoché fatti. Così come i trentuno tiri in porta senza segnare e non era mai capitato da quando esiste il calcio secondo Opta, anche se per qualche commentatore ieri il Torino ha avuto più occasioni della Roma.
Ecco no. Stop. Teniamoci le parole di Fonseca. Non sentiamo altro e non pensiamo ad altro. Pensiamo a noi stessi, soprattutto in questo momento pensiamo solo a noi stessi. Come ha fatto la Sud ieri per tutto il recupero fino alla fine cantando l'ultimo coro in voga, che non è mai per noi moda quando si canta "la Roma è il nostro grande amore...". Perché quello è. Ieri è andata male. E non solo per colpa nostra, Potevamo fare di più certo. E vuol dire che lo faremo. Forza Roma.
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