Cogito Ergo Sud

Che giri fanno due vite?

Mou e DDR erano due mondi, a parte la fede, la speranza e il tifo per Juric e la Roma che ci rimane? Diteci che c'è e quale sarà la direzione

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Tonino Cagnucci
05 Ottobre 2024 - 06:00

A parte la fede, la speranza a qualche virtù teologale di una religione tutta nostra e che non si discute, al tifoso romanista non resta altro in questo momento. Magari domani le cose cambiano. Speriamo. In nove mesi, il tempo di un parto, ci hanno tolto due vite. 
Che giri fanno? Il 16 gennaio Mourinho, il 18 settembre De Rossi, adesso abbiamo Juric e io, lo dico subito, sono, per forza, il suo primo tifoso. Ma Mourinho per il tifoso romanista era un mondo, la sensazione che ci dava di prestigio, autorevolezza, fascino, orgoglio, sicurezza era ineguale. Discutibile quanto volete (non per l’Olimpico comunque che era totalmente schierato) ma era anche un progetto: quello dell’instant team, della forza della comunicazione, dell’esperienza, di Dybala e Lukaku, di Budapest e Tirana. Anche Daniele De Rossi era, è un mondo: lasciate stare il romanismo, la vena gonfia, il nostro io in campo e il nostro vanto, Daniele De Rossi era un progetto di gioco, una visione sul futuro, un orizzonte di lavoro fra investimenti freschi, tattica, giovani, un rapporto quasi sacrale con lo spogliatoio e, in più, quell’enorme garanzia di sapere che lui era uno che sicuramente avrebbe fatto tutto per la Roma

Mourinho e De Rossi, erano due mondi, due progetti, per certi versi quasi antitetici (per altri no), ma davano fiducia, la ispiravano e naturalmente la ricevevano. Juric è stato chiamato da un amministratore delegato per ripicca e contro una bandiera della Roma (usata quindi come straccio) che tre giorni dopo è stata “dimissionata”;  e un dirigente che quando ha parlato, per la prima volta da quando è arrivato, ha detto, fra le altre cose, che tra i motivi per cui è stato scelto Juric è che ha accettato un contratto di 8 mesi. A parte la fede, la speranza e i tifo per Juric e per la Roma cosa ci rimane?

De Rossi quando si presentò disse: «Il cuore dei tifosi della Roma è sufficientemente grande da contenere l’amore per Mourinho e quello per me». È talmente vero che adesso ci stanno due buchi lì. Il punto è che il cuore del tifoso romanista è talmente grosso che è disposto ad amare chiunque purché quel chiunque faccia qualcosa per la Roma: diteci chi c’è a parte l’allenatore e una squadra che, triste o non triste, si deve prendere le sue responsabilità, perché gli/le staremo accanto. 
Ma diteci chi c’è e quale sarà la direzione, qui in mezzo al mare (manco di Roma) non si vedono sponde e ci sono solo le nostre bandiere, diteci chi c’è e se arriverà qualcuno: a parte questo vuoto dirigenziale, le buche nel cuore e quelle in Scozia. Da golf.

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