Cogito Ergo Sud

Né per Difra, né per altri. Per la Roma

Oggi contro il Genoa una partita da romanisti. Una notte dove può finire ma anche ricominciare qualcosa

PUBBLICATO DA Tonino Cagnucci
16 Dicembre 2018 - 08:35

Stasera è una partita da romanisti. Il fatto che ci sia forse il record negativo stagionale di presenze allo stadio ne è solo una conferma. Stasera non si gioca per Di Francesco che se va male probabilmente salta, né i calciatori debbono giocare per dimostrare che loro l'anima ce la mettono sempre, stasera si gioca per la Roma. Che è qualcosa di infinitamente più grande: dei giocatori, dell'allenatore, della società. È la cosa che ci comprende, anche se mai come oggi a noi appare incomprensibile. Stasera è una partita diversa, col Genoa - come capita spesso nella nostra storia - c'è la sensazione che qualcosa potrebbe finire ma anche che qualcosa potrebbe ricominiciare. Al di là o meno del cambio dell'allenatore. Se non è proprio una sensazione, sicuramente è una speranza. Non può andare avanti così e da stasera, in un modo o nell'altro, non andrà più avanti così. Siamo su un orizzonte. O al limite. Che è la stessa cosa, ma la scelta del nome e di come viverlo fa tutta la differenza del mondo. È comunque un affaccio su un nostro sentimento.

Perché, difrancescani a prescindere o antidifrancescani doc, contestatori a oltranza o contestatori a ragione, derossiani, tottiani, pallottiani, sensiani, analogici, radiofonici, graffianti utenti social, simpatizzanti (anzi no, i simpatizzanti non sono proprio accetti) nostalgici degli Anni 70 o nostalgici e basta, stasera in campo c'è in ballo un'altra cosa: noi. Non credo che chi arrivi a detestare chicchessia dentro o vicino alla Roma possa mai arrivare a tifare contro la Roma, nemmeno chi è ragionevolissimamente e santamente sfinito da questo periodo augurarsi che oggi finisca in una certa maniera, e quindi mai come stasera quella "cosa" che ci fa andare anche contro le nostre convinzioni più radicate, o ragionevoli, è quella che ci unisce. La Roma. Che è la cosa che ci comprende. E se l'amiamo così tanto forse è proprio perché non la capiremo mai.

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