La costante Paulo: il migliore in campo da inizio stagione

La Roma ha giocato male a Udine e ha avuto un esordio difficile in Europa League. Importante la vittoria a Empoli. E attenzione all'Atalanta domenica

(As Roma via Getty Images)

PUBBLICATO DA Sandro Bonvissuto
15 Settembre 2022 - 10:15

Udine: non perdevamo da non so quanto tempo. Me l’ero quasi scordato cosa volesse dire essere della Roma nel giorno sbagliato, quando prendi gol in continuazione, a ogni contropiede, quando la partita è come un temporale estivo, e tutti sperano solo che finisca presto. Ma dobbiamo stare calmi: è assurdo parlare di arbitri quando si prendono 4 supplì, eppure mi tocca parlare di arbitri; Maresca è riuscito a condizionare la partita nel modo più subdolo e articolato agendo su due livelli, uno macroscopico, tipo quando non concede il rigore su Celik e la conseguente espulsione del difensore, e l’altro invisibile, o meno visibile da casa, che consiste nel dare ammonizioni contro quando tu hai ragione o non hai fatto niente, come è successo a Dybala, che nella circostanza del cartellino prende il pallone, o a Pellegrini, che è andato a fargli notare come avesse valutato lo stesso episodio in due modi diversi, e s’è beccato per questo il giallo. E ha ragione il Mister quando dice che questo favorisce l’Udinese, che in doppio vantaggio può ripartire protetta dalla legge. Coi suoi giocatori che si buttavano sempre per terra.

Dopo di che, Paulino (migliore in campo assieme a Matic, entrambi giocatori di un’altra risma) non riesce a segnare per due volte. Noi due gol ce li facciamo da soli (da psicologo il primo, scelta sbagliata di Karsdorp con l’area piena di gente, e quaglia di Rui Patricio sul secondo) sbagliando diverse occasioni. L’anno scorso giocavamo con un centrocampo ben più abitato, e adesso, per fare posto a Dybala, il Mister ha dovuto snaturare un reparto per ricomporre il quale ci vorrà tempo e il rientro di diversi titolari. Forse a ’sto punto due centrali sono ufficialmente pochi, non sarebbe male pensare un ritorno a tre nel centro del campo. Belotti meglio di Abraham, che dopo ’sta prestazione non credo che andrà al Mondiale e poi Zalewski a destra non l’ho capito. Manco lui, penso. Ma è la prima settimana di settembre e dobbiamo guardare avanti, anche perché l’Udinese è meglio del Venezia col quale l’anno scorso abbiamo fatto delle figure miserande.

Esordio difficile in Europa League su un campo di patate rizzollato male la Maggica fatica contro il Ludogorets, sotto di uno, agguanta il pari, ma viene poi superata di nuovo. Distanza siderale fra i reparti e una lentezza nei recuperi drammatica stanno segnando questo inizio di stagione. Anche con Cremonese e Monza le cose erano più o meno andate così: giochi a tre dietro ma i terzini non spingono, potresti allora giocare a quattro almeno avremmo uno in più a centrocampo dove abbiamo solo due elementi. Boh, mi viene il mal di testa. Ma in questo momento non possono giocare Camara e Bove? Anche perché nemmeno picchiamo più come prima, quando menavano tutti. Con l’Empoli vittoria importantissima, davvero: Celik bene, a parte l’errore sul gol loro, mi sento di preferirlo a Karsdorp, tanta confusione ma tante occasioni di nuovo, nonostante la coppia Matic-Cristante resti indigesta ai più. E Paulino Dybala sempre il migliore in campo da inizio stagione. Ma mi sento di dirvi che: la Roma è forte e vincerà. Daje sempre.  

La prossima partita complicata e da piagne sarà con l’Atalanta, che come l’Udinese non ha le coppe e non gioca ogni 3 giorni. 
Roma magica, magia nera.

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