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Te la ricordi quella? Monza-Roma 0-2, l'Immacolata e noi "troppo grandi"

Domani la sfida in Brianza. Il precedente datato 8 dicembre del 1951: il successo netto davanti ai tifosi arrivati dalla Capitale e una Serie B che ci sta stretta

La formazione della Roma nella stagione 1951/52, foto tratta da asromaultras.org

La formazione della Roma nella stagione 1951/52, foto tratta da asromaultras.org (ASROMAULTRAS.ORG)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
05 Ottobre 2024 - 12:00

Prosegue la rubrica "Te la ricordi quella?". Prima di ogni partita di campionato della Roma, ripeschiamo un precedente storico per risultato, momento, contesto o romanismo. Oggi torniamo indietro di parecchio tempo, con Monza-Roma 0-2, dell'8 dicembre 1951.

C'era una volta la Roma in Serie B. C'era una volta sola però e mai più, a differenza di chi evidentemente ci si è trovato bene in determinati contesti. La Roma nel campionato di Serie B stonava, come uno strano accoppiamento culinario o cromatico, a cui non serve certo un critico di cucina o d'arte a dire che no, quello è un matrimonio che non s'ha da fare (a proposito di Monza). E lo raccontano tutti coloro i quali conservano una memoria di quei tempi strani, ma molto romantici e quindi romanisti, di un'annata particolare, ma per certi versi autentica, bella e profonda. Lo testimoniano le cronache dei giornali dell'epoca, quasi in imbarazzo a commentare la squadra della Capitale girare per campi di provincia a dominare il campionato di B. Era la stagione 1951/52 e la trasferta di Monza, dell'8 dicembre del 1951, non fece eccezione.

"Contro la forza non valgono né ragioni né formule", scrivevano il giorno dopo i quotidiani, con un chiaro riferimento al teorico Annibale Frossi, tecnico del Monza che con le sue idee tattiche difensiviste si guadagnò il soprannome di "dottor Sottile". Non ci fu contropiede che tenesse quel giorno allo Stadio San Gregorio, con la Roma di Giuseppe Viani che impose la sua superiorità senza troppi disturbi: "Non è la Roma, tecnicamente e qualitativamente superiore all'avversario, che doveva preoccuparsi del gioco del Monza - disse in maniera franca Viani a fine partita. Piuttosto il Monza doveva pensare a contenere la tattica della Roma". Dialettica schietta e diretta, di uno sport che non c'è più, visto che il calcio di oggi non sembra volersi far raccontare da nessuno e c'è la gara, nelle dichiarazioni, a chi dà meno titoli.

La gara, sul campo, finisce 2 a 0 in favore della Roma, grazie alle reti di Sundqvist al 25' del primo tempo e al rigore trasformato da Venturi a 8 minuti dal triplice fischio. Il Monza "regolato con disinvoltura" dalla capolista, che può festeggiare nel giorno dell'Immacolata il primo posto in solitaria, a +2 su Messina, Genoa e Brescia. Di queste inseguitrici solo i bresciani riuscirono a tenere il passo della squadra di Viani fino all'ultima giornata quando, il 22 giugno del 1952, il pareggio per 0 a 0 sul campo del Verona diede la certezza dell'immediato ritorno in Serie A, con la Roma prima a 53 punti, frutto di 22 vittorie (da 2 punti l'una), 9 pareggi e 7 sconfitte in 38 gare. Ma tornando al primo pomeriggio (il fischio d'inizio era fissato per le 14.30) di quel sabato 8 dicembre, oltre a vincerla sul terreno di gioco, la Roma vinse anche sugli spalti. In tantissimi, infatti, raggiunsero la Brianza dalla Capitale, approfittando del giorno di festa.

Per quelli presenti al San Gregorio e quelli rimasti a casa a fare l'albero di Natale, l'8 dicembre del 1951 fu una giornata dolce e romanista, grazie a una "Roma grande, troppo grande per la Serie B".

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