Partite

Colpo di tacco, stile giallorosso

Sette tocchi, diciassette secondi, Falcao scompare e riappare per far segnare Pruzzo: è il primo assist fatto col teletrasporto

PUBBLICATO DA Tonino Cagnucci
06 Dicembre 2022 - 10:32

Su il Sipario. Guardate. Sette tocchi, dal limite della sua area fino a un passo dal centrocampo, poi dà la palla a Odoacre Chierico e scompare. Guardatelo su Youtube, si trova ancora facilmente: sono una ventina di secondi (diciassette). Non fatevelo raccontare, guardatelo perché nessuno riuscirebbe a restituire quello che ha fatto Paulo Roberto Falcao in questa partita contro la Fiorentina, imbattuta in tutto e per tutto fino a quel momento (nemmeno un gol subìto) cioè il 25 ottobre del 1981. Sette tocchi contati, lievi, come rintocchi a passeggiare sotto casa la domenica mattina, con la sua falcata (credo che “falcata” derivi etimologicamente da Falcao) con la fronte al cielo e lo sguardo avanti non a guardare l’azione che non c’è, ma a immaginarla. Sette tocchi costruendo la trama, immaginando il gesto che lo immortalerà. Al trotto che sa di preludio, col ritmo sincopato che precede tutto. Piano. Piano. Poi forte, Divinando, caracollando, lascia la palla a Odoacre Chierico che allarga a Sebino Nela. Nel frattempo, Lui, Paulo Roberto Falcao, è sparito. Guardatelo: non lo troverete. Non c’è. Paff bum. Poi riappare. Scompare e riappare. All’improvviso. The Prestige. E il trotto, e il passo felpato, e le falcate aggraziate, diventano veloci, galoppo, corsa, accelerazione, assalto: in pochi secondi supera la linea di cinque giocatori della Fiorentina, dal non si sa dove dov’era rimasto (a centrocampo? In panchina? In porta? C’è mai stato?) diventa un laser coi riccioli d’oro che va a piazzarsi là dove sa che arriverà il traversone di Nela. State per assistere al primo caso di assist col teletrasporto. A quel punto, il capolavoro: il taglio di Fontana, l’attimo che non fugge più, una sintesi fra le leggi della danza e quelle della gravità, un colpo di tacco al volo, di prima, con le spalle ai compagni e agli altri, il profilo alla porta, guardando indietro per indurre in trappola il resto del mondo, tranne Roberto Pruzzo che colpisce di testa e segna. Sì. Segna. Gol. Sipario. Non riapritelo più.

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