Accadde Oggi - 8 aprile 1955: nasce Agostino Di Bartolomei, nostro eterno Capitano
Ago è – e sarà sempre – in ogni battito del grande cuore collettivo romanista: anzi, è lui stesso quel battito, un battito che neppure un colpo di pistola potrà mai fermare

Agostino Di Bartolomei è il battito del nostro cuore
Ago. “Dibba”. Agostino. Capitano. Comunque lo chiamiate, la sostanza non cambia. E la sostanza è che Agostino Di Bartolomei, nato a Roma l’8 aprile 1955, è la storia di questo club. E lo è non soltanto per quello che ha fatto in campo, che pure è stato tantissimo: Ago è la Roma perché è una ferita aperta, che non ha mai smesso di sanguinare, e che duole. Ma allo stesso tempo ci ricorda che in quel suo sorriso – vero perché raro – e in quelle sue esultanze c’era la Roma. C’eravamo noi, anche chi non era ancora nato. Nella sua corsa e nell’abbraccio datogli da Ancelotti in quel 1° maggio del 1983, c’è l’essenza della Roma. In quel vaso lanciato verso la Curva Sud soltanto due settimane più tardi, durante il giro di campo per festeggiare uno Scudetto atteso 41 anni, c’è l’essenza della Roma.
In quel rigore che completa la rimonta col Dundee il 25 aprile 1984 e in quello nella finale con il Liverpool, c’è tutto ciò che un romanista abbia mai potuto sognare. In quella Coppa Italia alzata al cielo, prima di dire addio, e nelle parole di ringraziamento scritte dai ragazzi del Commando, c’è la Roma. La Roma è nel magone e nelle lacrime del 30 maggio 1994, in quella ferita mortale arrivata dieci anni dopo un’altra ferita metaforica. Ago è – e sarà sempre – in ogni battito del grande cuore collettivo romanista: anzi, è lui stesso quel battito. Auguri per sempre, Capitano.
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