Accadde Oggi - 19 marzo 1996: rimonta sfumata in extremis con lo Slavia Praga
La Roma di Mazzone prima compie il miracolo, andando ai supplementari dopo il ko per 2-0 dell'andata, poi però viene beffata dal gol ceco che ci elimina ai quarti di Coppa UEFA

Uno scorcio della splendida coreografia dell'Olimpico
Nel giorno del compleanno di Carletto Mazzone e dell’onomastico di Giuseppe Giannini, la Roma sfiora l’impresa contro lo Slavia Praga: il 19 marzo 1996 coincide con una delle più grandi delusioni degli ultimi trent’anni, ma allo stesso con una immensa dimostrazione di amore del popolo giallorosso. C’è da rimontare il ko per 2-0 dell’andata, in palio le semifinali di Coppa UEFA: l’Olimpico si veste a festa e regala una coreografia mozzafiato. In Curva Nord campeggia, enorme, la parola “NON”, in Tribuna Tevere la parola “MOLLEREMO” e in Sud “MAI”. Non molleremo mai, dice alla Roma la sua gente.
Le emozioni, in campo, arrivano nella ripresa: al 60’ Moriero ci porta in vantaggio, all’82’ – sugli sviluppi di un calcio di punizione – Giannini con una spizzata di testa firma il 2-0 sotto la Sud, facendo esplodere in un boato i 64.000 presenti sugli spalti. Si va ai supplementari, dove di nuovo Moriero trova il gol, siglando il 3-0 che ci regalerebbe la qualificazione. Purtroppo, al 113’, un tiraccio di Vavra sporcato da Aldair batte Cervone e, in virtù del gol in trasferta, permette ai cechi di andare avanti. La delusione è tanta, ma l’orgoglio per la rimonta compiuta e per lo spettacolo offerto dai tifosi fanno sì che Roma-Slavia resti per sempre una pagina indelebile della nostra storia.
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