Accadde Oggi - 16 marzo 1969: addio a Giuliano Taccola, eterno ragazzo giallorosso
Venuto a mancare a soli 25 anni a causa di un arresto cardiaco a Cagliari, è stato poi inserito nella coreografia dedicata ai "figli di Roma, capitani e bandiere"

Lo stendardo che ritrae Giuliano Taccola in Curva Sud (GETTY IMAGES)
La nostra rivoluzione negli anni della rivoluzione: questo è stato, questo è tuttora Giuliano Taccola, venuto a mancare a soli 26 anni, il 16 marzo 1969 per un arresto cardiaco negli spogliatoi dello stadio Amsicora di Cagliari. Non aveva ancora compiuto 26 anni, e aveva il volto pulito di un ragazzino, negli anni in cui i ragazzini scendevano in piazza. Giuliano è stato, per la Roma, ciò che Hendrix, i Doors e i Rolling Stones sono stati per la musica: lui, toscano che veniva dal proletariato (suo padre era un venditore ambulante), s’era conquistato la maglia giallorossa a suon di prestazioni e gol. Rapidissimo, abile a smarcarsi e dotato di un tiro esplosivo, era – già all’epoca – il prototipo dell’attaccante moderno, capace di agire sia da prima, sia da seconda punta.
Lui, che era andato via di casa giovanissimo, s’era inventato il suo futuro correndo dietro a un pallone: era un ragazzo, ma già fattosi uomo, uno che sapeva cosa significasse rimboccarsi le maniche e darsi da fare. S’era spostato a diciannove anni e a venticinque aveva già due figli. Non ha potuto crescerli a causa di una tragedia evitabile, una tragedia sulla quale non è mai stata fatta luce del tutto. Ma Giuliano nostro non è stato dimenticato: la Curva Sud lo ha dimostrato l’11 gennaio 2015, inserendo il suo volto nella celebre coreografia dedicata ai “figli di Roma, capitani e bandiere”; quel suo sguardo profondo, da divo del cinema e da ragazzo qualunque al tempo stesso, farà per sempre parte di noi.
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