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Accadde Oggi - 13 febbraio 1893: nasce Alfred Schaffer, tecnico del primo Scudetto

Ungherese, approda alla Roma nel 1940 e la conduce a uno storico tricolore. Muore nell'estate 1945, proprio quando la Seconda Guerra Mondiale è agli sgoccioli

Schaffer, quinto in piedi da destra, posa con la Roma Campione d'Italia 1941-42

Schaffer, quinto in piedi da destra, posa con la Roma Campione d'Italia 1941-42

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
13 Febbraio 2025 - 07:30

Il 30 agosto 1945, a bordo di un treno che si è appena fermato a Prien am Chiemsee, in Baviera, viene trovato un corpo senza vita. A riconoscerlo è un grande appassionato di calcio, che non ha dubbi: la salma è quella di Alfréd Schaffer, allenatore ungherese, in quel momento tecnico del Bayern Monaco, la cui fama è nota in tutto il continente. Nato il 13 febbraio 1893, è stato il tecnico che, alla guida della Roma tra il 1940 e il 1942, che ha vinto il primo Scudetto della nostra storia. 

Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Schaffer vince due campionati in patria con l’MTK e nel maggio 1940 sbarca a Roma per allenare i giallorossi. Alla seconda stagione, la Roma ingrana subito la marcia necessaria per conquistare la vetta, complice anche la definitiva esplosione del ventenne Amedeo Amadei. Il 14 giugno 1942, battendo 2-0 il Modena allo Stadio del Partito Nazionale Fascista, la squadra giallorossa si laurea Campione d’Italia e il tecnico ungherese viene portato in trionfo dai circa 30.000 tifosi presenti.

Lasciata la Roma nel dicembre 1942, allena per una stagione in patria, portando il Ferencváros alla conquista della Coppa d’Ungheria, quindi si accasa al Bayern Monaco: sono gli anni del nazismo e della Seconda Guerra Mondiale, il campionato tedesco è diviso in cinque raggruppamenti regionali, e la squadra di Schaffer si aggiudica il campionato bavarese. È l’ultimo acuto del grande ungherese, che l’estate seguente muore proprio mentre la Seconda Guerra Mondiale è agli sgoccioli e comincia a intravedersi la luce dopo anni di oscurità e dolore. La sua fama, però, lo ha reso uno dei più celebri uomini di calcio del secolo scorso: l’uomo che, per la prima volta, ha portato lo Scudetto a Roma.

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