Accadde Oggi - 17 dicembre 2000: il derby è nostro, ci pensa Negro
Un autogol del difensore biancoceleste lancia la fuga della Roma, in vetta alla classifica. E per le vie della Capitale si fa festa fino a notte fonda
Paolonegrogò, scritto (o pronunciato) tutto attaccato: è lui l’eroe del derby del 17 dicembre 2000, l’uomo che al 70’ si vede carambolare addosso un pallone che ha il sapore di uno Scudetto pronto a passare da una maglia – la più brutta che ci sia – all’altra – la più bella, anzi, l’unica al mondo. Paolonegrogò quel giorno si traveste da Babbo Natale e fa il regalo più grande non solo ai bambini romanisti, ma anche agli adulti. Indossa quell’altra divisa, ma cosa importa, in fondo? L’importante è quel pallone che entra in porta sotto la Curva Nord, facendo esplodere un intero popolo.
Paolonegrogò: è lui l’uomo copertina, il suo nome scandito dai romanisti nei festeggiamenti che vanno avanti fino a notte inoltrata a Piazza Venezia. Perché serate del genere ti ubriacano di gioia, proprio come Cafu ubriaca Nedved con tre sombreri di fila, proprio come ti ubriacano i sei punti di vantaggio sulla seconda in classifica. Quella partita non ha bisogno di essere raccontata, così come non serve rievocare i gesti tecnici dei due difensori che – pur giocando con gli altri – hanno deciso quel giorno di contribuire a scrivere la Storia su una respinta di Peruzzi. Basta una parola, o meglio tre, ma scritte (o pronunciate) tutte attaccate: Paolonegrogò.
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