Accadde Oggi - 15 novembre 1998: la Roma mette al tappeto la Juve

Non è un Roma-Juve qualsiasi, quello che si gioca all’Olimpico il 15 novembre 1998: non lo è innanzitutto perché Roma-Juve non sarà mai una partita come le altre, ma anche per le polemiche a distanza che hanno fatto seguito alle dichiarazioni di Zdenek Zeman. Il Boemo, all’epoca allenatore giallorosso, pochi mesi prima della sfida ha dichiarato: “È ora che il calcio esca dalle farmacie”. Un’accusa, neppure troppo velata, che scatena un vero e proprio uragano in ambito calcistico, con tanto di processi.

Con queste premesse, il primo confronto tra le due squadre dopo quelle parole è particolarmente acceso: sugli spalti non si contano gli striscioni di sfottò che hanno come tematica principale il doping; clima caldo anche in campo, che si accende ulteriormente al 45’, quando Paulo Sergio porta in vantaggio la Roma. Totti batte rapidamente una punizione, pescando l’inserimento del brasiliano che batte Peruzzi in uscita. A inizio ripresa la Juve resta in dieci per l’espulsione di Montero, quindi si riversa in attacco alla ricerca del pari; ma all’87’ arriva il raddoppio giallorosso, firmato da Candela con una splendida iniziativa individuale. Finisce 2-0, con i bianconeri che recriminano per non si sa bene cosa: se sono abituati a vincere, a perdere con stile non sono mai stati capaci.