Trigoria

Ultima tappa per l'Europa: ballottaggio El Shaarawy-Pedro

Gara cruciale per il futuro in Liguria. Ieri otto giocatori hanno lavorato individualmente. Dopo il derby, lo spagnolo si candida per una maglia

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
20 Maggio 2021 - 10:57

Ultima chiamata per l'Europa: fra tre giorni, a La Spezia, la Roma si gioca la possibilità di partecipare alla prossima (e prima in assoluto) edizione della Conference League. D'accordo, gli obiettivi a inizio stagione erano ben altri e il rammarico per aver lasciato così tanti punti per strada negli ultimi tre mesi non svaniscono, anzi. Ma il settimo posto, quest'anno, garantisce comunque l'accesso a una competizione internazionale e snobbarlo sarebbe gravissimo. Forti dei due punti di vantaggio sul Sassuolo, i giallorossi sono chiamati a dare il massimo contro una squadra che è sì già salva, ma che proprio per questo potrà giocare serenamente, senza alcuna pressione. Vietato staccare la spina, perciò, a maggior ragione al termine di una stagione che ha regalato troppe ombre e poche luci. L'ultimo ostacolo è ampiamente alla portata degli uomini di Fonseca, ai quali si chiede di replicare la prestazione sfoderata nel derby di sabato scorso. Gli infortuni, le tante partite giocate da settembre a oggi e l'imminente arrivo di Mourinho non possono (e non devono) distrarre Dzeko e compagni dall'unico obiettivo che conta in questo momento: battere lo Spezia e garantirsi l'accesso ai playoff di Conference League. Tutto il resto, come diceva Califano, è noia. Vincere e basta, senza aspettare eventuali regali (che non ci saranno e che non vogliamo) dal Mapei Stadium, dove il Sassuolo affronterà una Lazio che è di fatto già in vacanza.

Gli assenti

Certo è che l'infermeria di Trigoria non accenna a svuotarsi: gli infortuni sono stati una costante della stagione e le ultime settimane prima dell'estate non fanno eccezione. Ieri in otto hanno svolto un lavoro individuale al "Fulvio Bernardini" di Trigoria: Ibanez, Smalling, Diawara, Calafiori, Carles Perez, Pellegrini, Spinazzola e Veretout. Per questi ultimi tre (come pure per Pau Lopez e Zaniolo) la stagione è già conclusa; sono assai improbabili invece i recuperi di Calafiori, Carles Perez e Ibanez. Per quanto riguarda Smalling, dopo l'ennesima ricaduta lo staff medico e il calciatore usano prudenza; al massimo, l'inglese andrà in panchina al Picco di La Spezia. Qualche speranza in più per Diawara, che sabato scorso ha sostenuto un provino in ottica derby; alla fine, però, il guineano è rimasto fuori a scopo precauzionale. I prossimi tre allenamenti scioglieranno gli ultimi dubbi, ma l'ex Napoli sembra poter quantomeno rientrare tra i convocati per l'ultimo impegno della stagione.

Dubbi di formazione

Con la rosa falciadiata dai ko, resta comunque spazio per un paio di dubbi nell'undici titolare che Paulo Fonseca presenterà contro i liguri. È certo del posto tra i pali Fuzato, reduce da quattro consecutive in campionato e soprattutto dall'ottima prestazione nel derby. Davanti al brasiliano difesa fatta al 75%: con la conferma del reparto a tre, Karsdorp agirà a destra (Reynolds ha bisogno di tempo per adattarsi al calcio italiano, come emerso nelle sue ultime uscite), Mancini e Kumbulla al centro. L'unico dubbio riguarda la corsia di sinistra, dove Bruno Peres è insidiato dal ritrovato Santon, autore di un bel secondo tempo contro la Lazio. Centrocampo a due o a tre? A due e mezzo: non ci sarà Pellegrini, che di solito fa da raccordo tra mediana e attacco, ma quel tipo di lavoro può garantirlo Villar; al ventiduenne spagnolo non mancano certo le doti tecniche per spostare di qualche metro più avanti il suo raggio d'azione. A coprirlo, Bryan Cristante e Darboe. L'altro dubbio di formazione riguarda Pedro ed El Shaarawy, in lizza per una maglia dal primo minuto alle spalle di Dzeko. Mkhitaryan è sicuro del posto: se a destra o a sinistra, dipenderà da chi lo affiancherà; nel caso in cui Fonseca optasse per lo spagnolo, l'armeno andrebbe a sinistra; al contrario, con El Shaarawy in campo, Micki presidierebbe il centro-destra, con il Faraone che dà il meglio di sé partendo dall'out mancino. Ma, a prescindere da chi andrà in campo, saranno l'atteggiamento e la fame a fare la differenza in un match cruciale per la Roma.

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