Zaniolo lavora a Trigoria: ecco il programma di recupero
Il professor Fink, che l’ha operato in Austria, lo guida a distanza: cinque ore di lavoro al giorno per il classe '99. E Fonseca non vuole forzare i tempi
Tre mesi dopo l'infortunio al ginocchio rimediato in nazionale durante la sfida di Nations League ad Amsterdam contro l'Olanda, Nicolò Zaniolo prosegue il percorso di riabilitazione e non vede l'ora di tornare in campo. Il classe 99 sta lavorando a Trigoria, "accanto" ai suoi compagni: circa tre ore di lavoro insieme al fisioterapista, come concordato insieme al professor Fink, che nella clinica Gelenkpunkt, a Innsbruck, in Austria, ha ricostruito il legamento crociato al ginocchio sinistro, e che sta seguendo Zaniolo a distanza a causa della pandemia (la sua visita prevista per novembre è saltata, ma si sta compensando con contatti continui).
Tutto procede bene e il fantasista di Massa a breve dovrebbe anche tornare a correre. Tre mesi sono alle spalle, dunque, e adesso Nicolò sta lavorando cinque ore al giorno, tre al mattino e due il pomeriggio per tentare di tornare il prima possibile a disposizione di Paulo Fonseca. Il tecnico portoghese lo aspetta ma nessuno vuole forzare i tempi. Lo sa bene anche Roberto Mancini, che sa che non c'è alcuna fretta in vista dell'Europeo: «Spero di avere Zaniolo già per le qualificazioni - ha detto il ct a margine della presentazione dei sorteggi dei raggruppamenti per accedere ai Mondiali in Qatar -, a marzo saranno passati sei mesi e ci può stare come tempo di recupero. È un ragazzo forte, è chiaro che non deve rischiare nulla: se deve perdere un mese, meglio perderlo adesso per poi rientrare con continuità. Spero di averlo a marzo, se non dovesse essere così lo avremo certamente per l'Europeo».
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