Trigoria, di nuovo al lavoro in vista del Lecce. Dovbyk e Ndicka in gruppo
Prima seduta della settimana dopo due giorni di riposo. Ancora individuale per Celik che resta in dubbio

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La sosta sta finendo e il Lecce si avvicina. Dopo due giorni di riposo, ieri la squadra ha svolto il primo allenamento settimanale e si cominciano a tracciare delle linee in vista del ritorno in campionato, quella trasferta pugliese che anticipa il periodo dei big match, atteso con un misto di ansia e curiosità dall’inizio di questa stagione. Anche con speranza, perché no, visto come la Roma è arrivata ad approcciarsi al rush finale del campionato.
Nel mentre, la sosta delle nazionali è stata foriera di diverse preoccupazioni per quanto riguarda la forma di alcuni degli 11 che erano partiti e da ieri è arrivata qualche nota positiva: Artem Dovbyk, che con l'Ucraina aveva recuperato da un attacco febbrile, ha smaltito i problemi e ha lavorato regolarmente col gruppo guidato da Ranieri al Fulvio Bernardini. Stesso dicasi per l’onnipresente Ndicka (ha saltato solo la sfida in casa dell’Union Saint-Gilloise dello scorso novembre): aveva salutato la Costa d’Avorio per problemi intestinali, ma ieri era in campo coi suoi compagni romanisti.
Sono stati meno “fortunati” con le rispettive nazionali Abdulhamid (Arabia Saudita, lesione muscolare al flessore sinistro) e Salah-Eddine (Olanda Under 21, ha subito un colpo al piede sinistro che lo ha costretto al rientro anticipato). Non ha lavorato con il resto dei compagni neanhe Zeki Celik che si è infortunato pre-sosta contro l’Athletic Club di Bilbao e spera di recuperare per una convocazione contro i pugliesi. Saranno più lunghi i tempi d’attesa per Devyne Rensch, il cui obiettivo è tornare in forma per la gara contro la Juventus del 6 aprile, dopo la lesione all’adduttore lungo sinistro subita contro il Cagliari.
Con una fascia destra in sostanziale emergenza, Ranieri potrà riabbracciare anche gli altri nazionali giovedì (l’ultimo a rientrare sarà Paredes dall’Argentina) ma intanto sul campo chiede alla sua squadra, rimpolpata da diversi giovani della Primavera, di cominciare ad alzare il ritmo dei movimenti e della trasmissione del pallone, quel ritmo che servirà per tenere alta la media punti e ottenere il massimo possibile dal complesso periodo che sta per arrivare
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