Verso Roma-Torino, nessuna rivoluzione: Mancini c’è. Riecco El Shaarawy e Soulé
Oltre al Faraone, torna tra i convocati anche l'argentino, fermato a Firenze da un attacco febbrile. Koné partirà titolare, Dybala e Pellegrini alle spalle di Dovbyk
Un punto di ripartenza, non il capolinea. A Firenze è stato probabilmente registrato il momento più basso della stagione, almeno così si augurano i tifosi, ma ora la nave ha aggiustato la rotta, pronta per abbandonare il mare in tempesta e navigare verso lidi meno insidiosi. Parola di Ivan Juric. E l’input è arrivato perentorio dalla conferenza stampa: meglio un sano confronto, anche violento e senza filtri, che scorie silenziose in grado di limitare ancor di più il rendimento della squadra. Che non può più sbagliare ma è pronta, anche a detta di Mancini, a ripartire compatta al seguito del suo allenatore. E mentre i Friedkin sondano il mercato degli allenatori in cerca del nocchiero del futuro, Juric sui campi di Trigoria ultimava la preparazione alla cruciale sfida con il Torino.
Le probabili scelte
La conferma è arrivata dalle parole del tecnico croato: nessuna rivoluzione, nessuna esclusione eccellente. La Roma ripartirà dalle sue (poche) certezze, dai punti fermi chiamati a riscattare l’inaccettabile prestazione del Franchi. Davanti a Svilar, spazio a Mancini, Ndicka e Angeliño, anche se Hummels spera in una conferma nonostante l’autogol. Poche sorprese in mediana, con Celik e Zalewski larghi (El Shaarawy, tornato tra i convocati, spera di trovare spazio), in mezzo Cristante e Koné verso una maglia da titolare, con Pisilli pronto a subentrare. In attacco, alle spalle dell’insostituibile Dovbyk, agiranno Dybala e capitan Pellegrini. In una notte complicata e in un Olimpico con il mal di pancia, servirà una prestazione convincente per spazzare il malumore dei tifosi.
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