Trigoria

Verso Roma-Inter: El Shaarawy non ce la fa. Davanti c’è Dovbyk

Verso il big match senza paura. Artem dall’inizio con Pellegrini e Dybala

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PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
19 Ottobre 2024 - 06:00

A dare retta ai pronostici, sembra che la sorte della sfida di domani sia già segnata. E di certo non a vantaggio della Roma. Troppo forte l’avversaria, troppo pochi i mezzi per contrastarne l’onda d’urto, si dice. Ma se il primo assunto è poco confutabile, il secondo non tiene conto di una serie di fattori ancora inesplorati. Primo fra tutti: le potenzialità inespresse di una squadra che annovera giocatori di indubbio valore, anche se finora sotto i propri standard. Oltre alla freschezza di nuove leve che si stanno già segnalando per personalità e doti tecniche non comuni. Toccherà a Juric assemblare i pezzi e far fruttare al meglio sul campo le due settimane di lavoro con chi è rimasto (o tornato in tempi utili) a Trigoria.

Il tecnico croato non avrà El Shaarawy, ancora fuori dopo il problema muscolare rimediato a Monza. Assenza pesante quella del Faraone non soltanto per valori assoluti, ma anche perché si somma a quella di Saelemaekers, risalente ormai all’era De Rossi. Entrambi avrebbero potuto fornire supporto per arginare una delle armi nerazzurre più temibili: le fasce. Ma bisogna fare di necessità virtù e non è escluso che si provi a ricorrere a qualche accorgimento tattico per l’evenienza. Se il sistema dovesse restare il più consueto, la scelta degli elementi da schierare dovrebbe cadere sulle corsie laterali su Celik e Zalewski, con Angeliño riportato sulla linea più arretrata a protezione di Svilar, di fianco a Ndicka e Mancini. In modo da permettere anche eventuali cambi di sistema in corso. 

In mediana è forte la tentazione più volte ribadita anche pubblicamente di schierare la coppia giovane e dinamica formata da Koné e Pisilli. I due formerebbero una cerniera inedita, dotata del passo più adeguato per coprire gli arrembaggi del centrocampo interista e al tempo stesso per capovolgere il fronte. Per fisicità, sapienza tattica e capacità di schermare la difesa, Cristante entra però di diritto nel ballottaggio a tre per le due maglie. A trequarti Pellegrini e Dybala - sia pure ancora alla ricerca della migliore rispettiva versione - appaiono favoriti su Baldanzi e Soulé, anche per l’esperienza in partite di questo calibro. Davanti la buona notizia è arrivata giovedì, quando la seduta in gruppo di Dovbyk ha scongiurato eventuali complicazioni derivanti dall’infiammazione al ginocchio. Con premesse simili, anche una sfida sulla carta impossibile si può affrontare senza paura. 

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