Trigoria

Leo e Tommy, una sfida al passato

Paredes pronto al debutto contro la sua ex squadra. Baldanzi spera di ritagliarsi un po’ di spazio. Si scalda Elsha

Leandro Paredes

Leandro Paredes (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
22 Agosto 2024 - 07:00

«Mi ritorni in mente», cantava Lucio Battisti. E di certo Leandro Paredes avrà parecchi ricordi da riportare alla memoria quando, domenica, farà il suo esordio stagionale dopo la giornata di squalifica scontata a Cagliari. L’argentino, fresco vincitore della Copa America, farà il suo debutto contro l’Empoli, squadra in cui ha militato per un anno: era il 2015-16, sulla panchina dei toscani sedeva Marco Giampaolo, che ne arretrò il raggio d’azione, trasformandolo di fatto in un regista. Per Leo quell’anno 33 presenze e 2 reti, ma soprattutto un decimo posto che è tra i migliori risultati nella storia del club azzurro. Quindi, il ritorno a Roma e la definitiva consacrazione.


Domenica sera Paredes riprenderà il suo posto in cabina di regia, con Cristante pronto a tornare nel ruolo di mezzala. L’argentino ha anche un altro incrocio con l’Empoli: prima di vestire la maglia dei toscani, il 20 gennaio 2015, si procurò un calcio di rigore ai supplementari dell’ottavo di finale di Coppa Italia (fu steso in area da Zielinski); il rigore, al 112’, lo trasformò un certo Daniele De Rossi, guarda caso proprio il suo tecnico attuale. Ma il passato conta poco: la Roma va a caccia del primo successo stagionale, per evitare di accumulare fin dalle prime giornate  quello stesso ritardo che la passata stagione risultò poi letale. In tal senso, le geometrie e la capacità di verticalizzazione di Leandro sono preziosissime, soprattutto se si intende scardinare il fortino che D’Aversa metterà su per l’occasione. 

L’altro ex

Se per Paredes la sfida avrà un sapore speciale, lo stesso vale per Tommaso Baldanzi: lui nell’Empoli non è solo cresciuto, ma letteralmente nato calcisticamente, se si tiene conto che entrò nelle giovanili azzurre a soli otto anni.  Ora che ne ha ventuno è approdato a Roma, ma va ancora a caccia di continuità e del primo gol ufficiale in giallorosso. Entrato bene, con determinazione e voglia di lasciare il segno a Cagliari, ora il numero 35 intende ritagliarsi più spazio rispetto alla scorsa stagione. De Rossi ha detto a più riprese che non gli dispiace l’idea di utilizzarlo come mezzala, un ruolo totalmente inedito per lui, che però vuole mettersi a completa disposizione del tecnico e della squadra. 
In tal senso, avere un jolly come lui potrebbe rivelarsi un’arma preziosa nelle rotazioni che il tecnico di Ostia sarà inevitabilmente chiamato a mettere in atto, tenendo conto dei tanti impegni che aspettano i suoi. Tommaso può fare il trequartista, l’ala destra e all’occorrenza anche il centrocampista. Contro la squadra che l’ha lanciato, spera di poter fare la differenza, seppure a partita in corso. Anche perché è assai improbabile che De Rossi decida di schierarlo dall’inizio. 

L’allenamento

Intanto, la seduta mattutina di ieri a Trigoria ha confermato le buone notizie in merito a Le Fée: il francese aveva accusato dei crampi a Cagliari, ma per lui nulla di grave; ieri si è regolarmente allenato con i compagni, ma DDR potrebbe andarci cauto, preferendogli Cristante dal 1’ assieme a Paredes e Pellegrini. Confermati Soulé e Dovbyk in attacco, l’unica novità nel tridente sarà rappresentata da El Shaarawy, in vantaggio su Zalewski nel ruolo di ala sinistra. Confermata invece in blocco la difesa vista all’Unipol Domus. 
Ieri momenti di apprensione, fortunatamente rientrati subito, per Edoardo Bove: a seguito di una forte contusione in allenamento, il numero 52 si è sottoposto ad accertamenti al BioCampus che hanno scongiurato problemi più seri. Oggi altro allenamento mattutino.

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