Ritmi sempre alti
Anche con pochi giocatori e un solo centravanti De Rossi lavora su intensità e mentalità della sua nuova Roma. Ieri seduta mattutina prima in palestra e poi in campo, oggi pomeridiana
Anche con pochi uomini a disposizione, aspettando i nazionali e rinforzi del mercato De Rossi comincia a instillare nella squadra i concetti della sua nuova Roma. «Dovete avercelo nel cervello eh - dice il tecnico anche nel video della seduta di ieri pubblicato sui social del club - sbaglio, parto! Persa palla, parto»: la preparazione e l’organico sono ancora in fase embrionale, ma tra meno di un mese si comincia con il campionato e non c’è tempo da perdere. Allora l’intensità in fase di non possesso e non è un concetto fondamentale sin da subito, come si è cominciato anche a intravedere nel primo test pre-stagionale contro il Latina con i tanti inserimenti dopo lo “scarico” del pallone soprattutto da parte delle mezzali e degli esterni alti e bassi.
Tra pesi e resistenza
Come è normale che sia, l’intensità che vuole De Rossi si ottiene e mantiene grazie a una condizione fisica ottimale, fatta da un lavoro che parte in palestra, proprio come nella seduta svolta ieri al Fulvio Bernardini, tra sala pesi e lavoro aerobico e di resistenza, anche perché gli sforzi che vengono fatti ora avranno grande importanza nell’arco di tutta l’annata e devono servire a garantire lucidità e fiato anche nei periodi più intensi o finali oltre che a permettere la miglior tenuta possibile dagli infortuni non traumatici. Nella mattinata di ieri, dopo la palestra i giallorossi sono scesi in campo e, sempre dai video pubblicati dal club, emergono altri concetti richiesti da DDR: oltre al ritmo già in crescendo e alla ricerca del recupero immediato di palla una volta perso il possesso, conta tanto anche la rapidità d’esecuzione e della circolazione della palla, la ricerca della scelta giusta nel minor tempo possibile con esercitazioni e partitelle da una parte all’altra del campo ridotto o con il gioco di prima e il movimento a liberare lo spazio per il passaggio. E quando non si ha la palla arriva l’altro aspetto che il tecnico romano e romanista cura in maniera minuziosa: le pressioni, ovviamente diverse in base al ruolo del singolo giocatore, ma comunque determinanti anche al fine delle posizioni da coprire. Non si sta mai fermi e non si perde mai tempo a contemplare un proprio errore, «sbaglio, parto», appunto. Come già detto negli scorsi giorni, l’unico centravanti di ruolo a disposizione di De Rossi è il giovane Sugamele: Dybala è in Argentina per il matrimonio, mentre Tammy Abraham anche ieri dopo gli esercizi in palestra è sceso in campo, ma ha svolto un lavoro differenziato insieme a Cherubini. Invece è ormai recuperato a pieno Bove dopo i fastidi muscolari dei primissimi giorni di allenamento. Oggi la squadra si ritroverà a Trigoria per una seduta pomeridiana, sempre caldo africano permettendo. La nuova settimana comincerà poi in ottica del secondo test precampionato: lunedì si parte per la Slovacchia: domani alle 19.30 si gioca la sfida alla Kosice Football Arena, occasione di vedere ancora in pratica i concetti richiesti da DDR, oltre che di indossare per la prima volta la nuova maglia Adidas.
© RIPRODUZIONE RISERVATA