Smalling non ce la fa, la difesa è un rebus

L’unica buona notizia nel day after vissuto a Trigoria, dopo l’umiliante batosta subita in casa del Genoa, è che per rivedere il campo basterà attendere davvero poche ore e, in questi casi, soprattutto dal punto di vista mentale, può aiutare e tanto a cancellare in fretta la serataccia da incubo vissuta giovedì al Ferraris, con tanto di contestazione finale. Dall’altra, c’è talmente poco tempo per lavorare su migliore o modifiche tattiche che risulta complicato vedere la Roma all’opera, domenica sera contro il Frosinone (arbitra Marchetti di Ostia), in un veste tattica rivoluzionata. Il problema più grande da risolvere è la difesa. Smalling non è ancora tornato in gruppo, Llorente si è fermato (si teme lesione al flessore della coscia destra) e le alternative per Mourinho sono contate. 

Se volesse confermare la linea a 3, Cristante scalerebbe al centro. Passando a quattro, come fatto nel secondo tempo del Ferraris, allora Mancini e Ndicka andrebbero a comporre la coppia dei centrali. Di conseguenza gli esterni o resterebbero in mediana, ad agire sui quinti, o arretrebbero sulla linea dei quattro. In mezzo al campo Cristante, Paredes e Pellegrini vanno verso la conferma, così come la coppia composta da Lukaku e Dybala. Non sembra esserci alcuna rivoluzione in vista nella scelta degli interpreti, ma Mourinho si aspetta risposte opposte a quelle mostrate a Genova. 

I tre punti in palio contro il Frosinone da scontati, o comunque da pronostico, sono diventati praticamente vitali per non far sprofondare la squadra in una crisi inattesa.