Verso la sfida con l'Atalanta senza ulteriori infortuni

Difficilmente sarebbe potuta andare meglio, la partita con l’Helsinki, e non solo per il risultato, per i tre punti e per la differenza reti portata a +2: contro un avversario rimasto in dieci dal quarto d’ora del primo tempo, e con un risultato messo in ghiaccio dopo 5’ di ripresa i ritmi della seconda frazione di gioco sono stati tranquilli, quello di cui aveva bisogno la Roma tra le tre trasferte di fila fatte tra il 4 e il 12 settembre, e la complicata gara di domenica contro l’Atalanta, in vetta alla classifica insieme a Napoli e Milan dopo una stagione in cui aveva mancato l’accesso alle coppe europee. Bisogna sempre aspettare qualche ora per sapere come hanno reagito i muscoli, ma al momento il numero degli infortunati non sembra aumentato: Belotti in un paio di occasioni è stato toccato duro, ma si è sempre rialzato, giocando per la prima volta 90’ in maglia giallorossa. Per la prima volta ha segnato, per la seconda ha fatto coppia con Abraham, come era capitato per 31’ alla Dacia Arena. Ieri è successo per un quarto d’ora: Mourinho ha sfruttato il quinto cambio per tenere caldo l’inglese (preferito a Shomurodov e al giovane Volpato), risparmiando un pezzo di gara a Zaniolo, tornato a disposizione dopo l’infortunio alla spalla, che gli aveva fatto saltare 5 gare (4 viste in tv, l’ultima dalla panchina, lunedì a Empoli). Si è rivisto in campo Viña, che ha giocato il primo tempo, con Spinazzola in posizione più avanzata, riposo parziale per Ibañez e Smalling, che hanno fatto un tempo per uno: il brasiliano, partito dall’inizio, era l’unico giocatore della rosa che non aveva ancora saltato un minuto. Un po’ di riposo anche per Cristante, uscito dopo 19’ di ripresa, rimandata la prima da titolare di Camara, che oggi verrà presentato alla stampa a Trigoria.