Trigoria

Juventus-Roma: El Shaarawy e Dzeko sperano nella convocazione

Ancora una seduta individuale per il Faraone e il bomber bosniaco. Ma i due attaccanti vogliono stringere i denti e rientrare nella lista di Di Francesco

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
20 Dicembre 2018 - 08:56

Ancora in attesa di buone notizie dall'infermeria. De Rossi, El Shaarawy e Dzeko sono ancora alle prese coi postumi dei rispettivi infortuni e hanno lavorato ancora individualmente. Con loro anche Florenzi, ma per l'esterno si è trattato soltanto di normale gestione. Mentre lo stato influenzale che aveva colpito il Capitano a inizio settimana ha investito ieri anche Lorenzo Pellegrini, costretto a disertare la seduta di allenamento, che in ogni caso sarebbe stato differenziato anche per lui.

Ogni giorno che trascorre rappresenta una possibilità in meno. Il rientro fra i convocati in vista della sfida allo Stadium per i quattro lungodegenti resta legato alle capacità di recupero che ciascuno di loro fornirà nei prossimi due giorni. Le speranze ventilate da Di Francesco in tempi non sospetti riguardano El Shaarawy e Dzeko. In più di un'occasione il tecnico giallorosso ha confessato che avrebbe sperato di poter contare almeno sui due attaccanti per la partita più difficile della stagione, classifica alla mano.

Per entrambi è stata fatale la gara contro il Real Madrid: il bosniaco si è bloccato durante la rifinitura precedente il big match di Champions, mentre l'infortunio del Faraone si è verificato nei primi minuti della partita. Da allora nessuno dei due è più riuscito a scendere in campo e la produzione offensiva della Roma ne ha risentito non poco. Il numero 9 è il catalizzatore di ogni pallone da trequarti in su (manovrato o semplicemente spazzato lontano da zone pericolose), con le sue capacità fisiche e tecniche. Ma lo stesso peso specifico di Stephan assume ampia rilevanza, grazie ai suoi strappi e alla capacità di creare superiorità numerica partendo dalla corsia sinistra.

El Shaarawy non è soltanto il capocannoniere in campionato della squadra con i suoi cinque centri (il che la dice lunga sulle difficoltà incontrate nel corso della stagione), ma anche un preziosissimo ausilio per Kolarov nei ripiegamenti difensivi, ai quali sono ancora poco avvezzi tanto Ünder quanto Kluivert. Atteggiamento votato al sacrificio che ovviamente Di Francesco apprezza, tanto da aver schierato l'attaccante ligure praticamente sempre fino alla noia muscolare che lo ha messo ko nell'ultimo periodo. Peraltro con Perotti - suo naturale alter ego fino alla fine della scorsa stagione - fermo ai box, il numero 92 è stato utilizzato molto più spesso anche rispetto al recente passato. Il Faraone porta con sé anche una statistica niente male, che gli conferisce anche un alone da amuleto (di questi tempi se ne sente il bisogno): quando segna, la Roma esce dal campo imbattuta.

La possibile convocazione di El Shaarawy e Dzeko va comunque considerata anche in relazione ai tempi di assenza dal campo di entrambi. Se dovessero farcela a rientrare nel gruppo in partenza per Torino, difficilmente scenderebbero in campo dall'inizio. E in ogni caso, di certo non sarebbero utilizzabili per 90 minuti. Discorso valido anche per De Rossi e Pellegrini. Ma tutti proveranno a esserci.

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