Stadio della Roma, dal PRG ai bandi europei: ecco tutte le prossime tappe
Prima la variante al Piano Regolatore, che dovrà passare da Comune e Regione. Poi gli uffici tecnici dell'Unione Europea e la gara internazionale
Lo Stadio della Roma, come ha dichiarato la Sindaca di Roma Virginia Raggi, "si farà, a meno che non ci sia un disastro epocale, cosa che escludo perché tutte le istituzioni in conferenza dei servizi hanno dato l'ok". Tra rallentamenti e notizie che si rincorrono ogni settimana, questo sarà l'iter che dovrà seguire il progetto di Tor di Valle, tappa per tappa.
La Variante al Piano Regolatore
Il Comune di Roma dovrà adottare con delibera il verbale della Conferenza. Un'adozione che conterrà al proprio interno anche la variante al Piano Regolatore Generale e che per questo comporterà un'attesa non inferiore ai 60 giorni. I primi 30 giorni sono già passati, ora il Comune dovrà in sede di Giunta approvare o respingere ogni atto emendativo presentato motivando tale decisione.
La Convenzione urbanistica
L'Amministrazione di Roma Capitale dovrà predisporre in accordo con i proponenti il contratto che regolerà i rapporti tra le parti, con obblighi, doveri e soprattutto tempistiche chiare per la
realizzazione di ogni opera infrastrutturale a corredo dell'impianto. Questa fase sarà realizzata in contemporanea con la precedente e ratificata subito dopo.
Il ritorno in Regione
Il fascicolo relativo allo stadio tornerà quindi in Regione per un passaggio che darà poi l'effettivo via libera a costruire. L'esito è scontato, i tempi molto meno.
L'UE e i bandi per le opere pubbliche
A questo punto i proponenti e gli enti coinvolti dovranno predisporre i progetti e i capitolati tecnici delle opere pubbliche che andranno sottoposti al vaglio degli uffici tecnici dell'Unione Europea e solo successivamente messi a gara con bando europeo. Una fase questa che richiederà non meno di 45 giorni prima di poter assegnare ai vincitori la realizzazione delle opere.
Smaltimento e bonifica
Contestualmente alla fase di approvazione dei progetti in sede di Unione Europea i proponenti potranno bonificare l'area di Tor di Valle. Questo ovviamente include lo smaltimento dei rifiuti e delle strutture attualmente esistenti, comprese le tribune dell'ippodromo. In questa fase sarà anche possibile procedere ai rilevamenti archeologici e ambientali, da cui non si attendono particolari elementi di criticità, e che saranno propedeutici alla fase successiva, quella della cantierizzazione vera e propria dell'area.
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