Stadio, l'assessore regionale: "Abbiamo fatto la nostra parte, ora sta al Comune"
Massimiliano Valeriani: "Un impianto di proprietà è un vantaggio per il club ma anche per la città se vengono fatte le cose a norma. La Roma ha un valore sociale enorme"
In attesa che si sblocchi l'iter per l'approvazione del progetto per il nuovo Stadio della Roma, abbiamo parlato con Massimiliano Valeriani, assessore all'Urbanistica e alle Politiche abitative della Regione Lazio, cercando di capire quale sia la posizione dell'Ente sull'opera. Ma è stata l'occasione anche per parlare di altro. A cominciare da un pezzo di Roma che non c'è più: Gigi Proietti e quel murale a lui dedicato che ha visto protagonista lo stesso Assessore il giorno dell'inaugurazione. E poi di Roma. E della Roma. Perché dov'è la differenza?
Nei giorni scorsi è stato presentato il grande murale dedicato a Proietti nel cuore del Tufello: un'iniziativa voluta dalla Regione, in collaborazione con la As Roma. È soddisfatto dell'opera?
«Abbiamo voluto tributare un omaggio a un attore straordinario, che è stato capace di eliminare qualsiasi distinzione culturale, facendo divertire generazioni di italiani e ribadendo sempre l'importanza della cultura quale elemento fondamentale per la crescita sociale e civile. In questo desiderio di restituire l'immagine di un artista poliedrico nel quartiere in cui è cresciuto, non poteva mancare anche un accenno alla sua fede calcistica attraverso i colori della sua squadra del cuore. Con quest'opera vogliamo celebrare un maestro immenso e un grande uomo innamorato della sua città».
Pensa di replicare la collaborazione con la Fondazione Roma Cares?
«Quando ho proposto a Guido Fienga di collaborare in questa iniziativa non ci ha pensato un attimo e ci ha fornito piena disponibilità. Abbiamo conseguito un risultato fantastico, che ha raccolto l'apprezzamento di altre istituzioni, dei residenti del Tufello e di milioni di persone che amano Gigi Proietti. Sono certo che questa positiva sinergia potrà continuare e riusciremo a promuovere altre belle iniziative per la città di Roma».
Quanto può una squadra di calcio avere un peso nel sociale?
«Una squadra di calcio rappresenta una comunità e ha un valore sociale enorme: una squadra riceve tanto in termini di affetto, passione e partecipazione, ma sarebbe importante se riuscisse a restituire alle persone impegno, risultati e gratificazioni non solo sportive. Con il murale di Gigi Proietti abbiamo realizzato una piccola grande opera per ricordare un patrimonio artistico di Roma, ma soprattutto per testimoniare l'amore dei romani nei suoi confronti. È anche questo un modo per avvicinare la società di calcio alla sua città».
Lei è un tifoso giallorosso: un episodio o un ricordo che la definisca come romanista?
«Conservo moltissimi ricordi: mi piace ripensare soprattutto alle tante domeniche trascorse allo stadio per seguire la partita insieme a mio padre e a miei amici. Momenti e immagini che non dimenticherò mai».
L'assessore Valeriani con Guido Fienga durante la presentazione del murale per Gigi Proietti
Andare allo stadio oggi, al di là del Covid, e andarci anni fa: cosa è cambiato?
«È cambiato il mondo: una volta andare allo stadio era una festa che iniziava dalla mattina. Si arrivava presto sugli spalti, che erano già gremiti molte ore prima della partita. Si preparavano gli striscioni, si mangiava insieme e poi si cominciava a intonare i cori. Oggi lo stadio ha perso quella poesia, sembra venir meno quello spirito di condivisione e di partecipazione. Ma forse siamo anche noi che stiamo invecchiando…».
A Londra ogni società di calcio ha il suo stadio di proprietà, mentre in Italia è molto più difficile. Quanto è importante per la città e per la società di calcio avere un proprio stadio?
«È sicuramente vantaggioso per una società poter disporre di uno stadio di proprietà: una situazione di cui potrebbe giovarsi anche la città, purché vengano rispettate una serie di condizioni e di procedure previste dalla legge».
Il percorso amministrativo del progetto dell'As Roma è iniziato da diversi anni, ma ancora lo stadio non è in costruzione. A che punto siamo?
«La Regione ha fatto la sua parte e tre anni fa si è conclusa positivamente la Conferenza dei servizi sul nuovo stadio con alcune prescrizioni, che devono essere integrate nel progetto della società. Il Campidoglio deve riportare il progetto, insieme alla Variante e alla Convenzione urbanistica, all'esame del Consiglio comunale per l'approvazione definitiva. Senza questo passaggio in Aula Giulio Cesare non sarà possibile avviare la realizzazione dello stadio».
Sulla Roma-Lido, la Regione ha stanziato 180 milioni di euro per il rifacimento della linea: a che punto siamo?
«Questo finanziamento regionale riguarda il potenziamento e l'ammodernamento dell'intera linea, che verranno realizzati indipendentemente dalla costruzione dello stadio. La progettazione è in fase avanzata, sono stati acquisiti i pareri archeologici e nei primi mesi del 2021 si procederà con il bando di gara».
Attualità: non possiamo non parlare dell'emergenza coronavirus di questo periodo. Nei giorni scorsi la Regione ha sul tavolo una sua proposta per utilizzare il Recovery Fund per l'acquisto del patrimonio edilizio pubblico. Ce ne parla?
«È una proposta su cui si sta lavorando con il Governo nazionale per sostenere un piano di investimento sull'edilizia residenziale pubblica che in questo Paese manca da oltre 20 anni. Nel frattempo stiamo portando avanti anche un altro grande progetto con un finanziamento di circa 4 miliardi di euro per la riqualificazione green del patrimonio immobiliare delle sette Ater del Lazio. Interventi antisismici e di efficientamento energetico previsti dal decreto su Sisma-bonus ed Ecobonus per 80.000 alloggi popolari, di cui la metà sono a Roma, con l'obiettivo di migliorare il decoro e la qualità abitativa dei complessi di edilizia pubblica e più in generale delle periferie».
La città di Roma oggi.
«Una città cupa, sofferente, disillusa. Una città che ha bisogno di attenzioni, di cure, ma soprattutto ha bisogno di essere governata. Servono idee, persone, progetti e risorse per farla rinascere e tornare ad assumere il ruolo e il prestigio che merita».
Un sogno da realizzare come politico.
«Continuare a lavorare per migliorare la qualità della vita delle persone: ho iniziato partendo da consigliere municipale nel quadrante Prenestino, ma l'impegno, la disponibilità e la partecipazione sono rimasti immutati e con lo stesso spirito mi confronto oggi con amministratori locali, parti sociali, associazioni di categoria e cittadini per promuovere e sostenere nuove opportunità di crescita».
Un sogno da realizzare come romanista.
«Festeggiare presto insieme ai miei figli il prossimo scudetto della Magica».
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