Stadio della Roma, nessun abuso d'ufficio di Virginia Raggi: indagine archiviata
L'annuncio del Gip Costantino De Robbio: "Non ci sono elementi per desumere che la sindaca abbia intenzionalmente agito per favorire qualcuno"
Nessun abuso d'ufficio per la sindaca Virginia Raggi in merito al nuovo stadio della Roma: indagine archiviata. Lo riporta AdnKronos con le dichiarazioni del Gip Costantino De Robbio: "Non ci sono elementi per desumere che la sindaca abbia intenzionalmente agito per favorire qualcuno e non sembrano potersi ricavare da un ulteriore eventuale approfondimento delle indagini come richiesto dall'apponente".
"Io ho fatto tutto correttamente. Altro che abuso d'ufficio. Al contrario, chi mi ha accusato non conosce evidentemente la legge né ha idea degli argomenti di cui per mesi si è spacciato esperto.
Il giudice ha scritto chiaramente che non ho favorito nessuno". Lo ha scritto la stessa sindaca su un lungo post di Facebook in cui spiega la situazione dal suo punto di vista.
Questo il contenuto integrale del post: "I Magistrati interessati della vicenda - la Procura per ben due volte ed infine il giudice per le indagini preliminari - hanno definito infondate le accuse da parte di alcuni ex attivisti del M5S nei miei confronti. Dopo mesi e mesi di fango da parte di chi mi attaccava con menzogne e ricostruzioni fantascientifiche è arrivato finalmente il momento del riscatto. Ricordo che la domenica di Pasqua 2019 la notizia ha aperto i TG all'ora di pranzo. Tutto nasce da un esposto fatto da un piccolo gruppo di ex attivisti locali del M5s. Mi accusavano di non aver rispettato le procedure e, addirittura, di aver partecipato a "riunioni carbonare" con alcuni consiglieri municipali. Per ben due volte la Procura ha chiesto di archiviare il procedimento ma questo gruppo di "esperti" si è opposto temerariamente con argomentazioni che nulla avevano a che fare con la sottoscritta. Il tempo, però, è galantuomo. Ancora una volta la decisione del Tribunale ha spazzato via tutto il fango che hanno tentato di gettarmi addosso. Valuteranno ora i miei avvocati se agire per calunnia. Ho agito, come sempre, nella massima trasparenza. Non è stata concessa nessuna scorciatoia, nessuna via preferenziale.
E' stata adottata una procedura ordinaria nell'iter amministrativo per la realizzazione dello stadio proprio per garantire ai cittadini la massima trasparenza. Il passaggio in consiglio comunale per approvare definitivamente il progetto stadio fu rimandato proprio per consentire a chiunque fosse interessato, compresi coloro che mi hanno accusato, di proporre le proprie deduzioni. Credo nella trasparenza dell'azione amministrativa e continuerò ad agire nel nome di questo valore per portare avanti l'azione di governo della città. A testa alta".
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