Stadio, l'ennesima diffida non spaventa la Roma
Alcuni comitati contro i consiglieri capitolini sulla variante al piano regolatore. Il Partito Democratico casca nel tranello e prova a prendere le distanze dal progetto
Nuove schermaglie sul progetto per il nuovo stadio della Roma. Proprio mentre il Campidoglio sembra aver preso la strada che porterà all'approvazione dei due documenti mancanti per completare l'iter, vale a dire la Variante al Piano Regolatore e la Convenzione Urbanistica, da più parti piovono tentativi di bloccare o anche solo ostacolare il percorso. Come se la strada non fosse stata già impervia fino ad ora.
Comunque la giornata di ieri ha fatto registrare dapprima una, anzi l'ennesima, diffida nei confronti dei consiglieri capitolini ad approvare qualsiasi documento atto alla costruzione dell'impianto giallorosso. La diffida è stata presentata da una serie di comitati (Comitato difendiamo Tor di Valle dal Cemento, Comitato Pendolari Roma Ostia, Federsupporter, CALMA, Viviamo Vitinia, Consiglio di quartiere Eur, Roma Mobilita Roma, Coordinamento residenti Città Storica, Salviamo il Paesaggio Roma e Lazio, Roma Nuovo Secolo, Comitato no Corridoio Roma Latina, Comitato Pisana Estensi) da sempre contrari al progetto di Tor di Valle, e ricalca a grandi linee quella presentata la scorsa settimana dal Tavolo dell'Urbanistica, le cui ragioni starebbero nel rischio idrogeologico dell'area scelta.
A presentare questa nuova operazione in una conferenza stampa nella sala del Carroccio è stato un coordinamento guidato da Mario Mattioli, volto Rai, anche lui da sempre contrario al progetto, affiancato dalla consigliera comunale Cristina Grancio. Questo tentativo sembra destinato a non riscuotere particolare successo, almeno da quel che filtra dal Campidoglio, ma da sicuramente l'idea di un clima che si sta riscaldando. Al punto da portare il gruppo capitolino del Partito Democratico ad esporsi contro il progetto sul proprio profilo Twitter e su quello Facebook del capogruppo Giulio Pelonzi: «Come gruppo PD capitolino, ribadiamo ancora una volta il nostro consenso alla realizzazione dello #StadioDellaRoma, ma abbiamo espresso più volte pubblicamente e in Aula la nostra netta contrarietà al taglio rilevante di opere pubbliche che hanno snaturato il progetto complessivo dello stadio di Tor di Valle».
Parole che potevano far pensare ad una apertura, figlia forse anche dell'accordo a livello nazionale tra PD e 5 Stelle. Ma così non è, ed a chiarirlo sono stati proprio di rappresentanti del capitolini, che rispondendo agli utenti dei due social network, hanno chiarito come l'intenzione sia quella di votare contro la Variante, riciclando anche slogan cari proprio ai 5 Stelle nel periodo Marino. Su tutti fa in qualche modo sorridere l'obiezione secondo cui per arrivare allo stadio servirebbe "la barca". Riferimento esplicito quindi al rischio idrogeologico evocato da Francesco Sanvitto e dal suo Tavolo la scorsa settimana e proprio ieri dai comitati già citati. Rischio escluso dalla Conferenza dei Servizi proprio grazie agli interventi previsti nell'area a carico dei privati. A detta dei più informati i numeri in Campidoglio dovrebbero comunque garantire il passaggio dei due documenti, e forse proprio questo fatto è alla base di queste nuove iniziative.
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