Pietralata, coordinamento del progetto affidato a Gancikoff: il profilo

Protagonista già nel 2009 con Massimo Moratti, la sua storia personale si intreccia con quella dello sport. Ora gestirà il nuovo Stadio della Roma

(AS ROMA)

PUBBLICATO DA Andrea De Angelis
11 Ottobre 2024 - 15:49

Stanno riprendendo in questi i giorni i lavori di ispezione nell’area dove dovrebbe sorgere il futuro stadio della Roma. Dopo qualche settimana di apparente inoperatività sono ripresi gli scavi i rilevamenti geognostici ed archeologici a Pietralata. Fase questa indispensabile per il completamento del progetto definitivo dello stadio, che dal Campidoglio si aspettano il prima possibile, al più tardi entro i primi giorni del prossimo anno. Anche per questo, come anticipato da Il Messaggero, la famiglia Friedkin ha deciso di affidare il coordinamento del progetto a Nicholas Gancikoff Carrega, manager inglese di provata esperienza. Gancikoff non arriva dal nulla infatti.

La sua storia personale si intreccia a quella dello sport e del calcio italiano ormai da diversi anni. Le prime notizie di cronaca che lo vedono protagonista risalgono al 2009, quando Massimo Moratti lo incaricò di uno studio di fattibilità per un nuovo stadio dell’Inter. Lo troviamo poi nel 2016 a capo della Sports Investment Group come advisor della trattiva che avrebbe portato il Milan nelle mani dei cinesi, e come papabile nuovo AD rossonero. Fa da consulente poi per Genoa, Sampdoria, Bologna e Atalanta. Nel frattempo si occupa anche di energia con la Solar Investment e di ristorazione. Nel 2020 infatti entra come socio nel gruppo Iginio Massari Alta Pasticceria, portando il noto pasticcere bresciano ad aprire numerosi negozi in Italia. Infine viene incaricato insieme a Tim Romani, ex presidente di CAA Icon, di seguire il progetto e l’iter amministrativo del nuovo stadio che Inter e Milan avrebbero voluto realizzare a San Donato. Tutte imprese (quelle nel mondo del calcio) che purtroppo non hanno avuto un esito felice, ma che testimoniano come il manager, laurato a Oxford e con un passato alla Columbia, non sia digiuno della burocrazia italiana, che conosce forse fin troppo bene.

Questa volta Gancikoff non dovrà partire da zero, ed anzi si trova con molto del lavoro (sul piano amministrativo) già svolto, e con una squadra, finora guidata dall’avvocato Vitali sotto la supervisione di Lina Souloukou, abbondantemente collaudata. Dovrà completare il progetto e vigilare che gli umori della “politica” non cambino orientamento. Nelle ultime settimane qualche pezzo della maggioranza capitolina ha mostrato disappunto per la gestione degli sgomberi e della messa a disposizione dei terreni, ed il rischio che questo possa degenerare in altro purtroppo esiste. Anche per questo per ora possiamo solo agurare buona fortuna al nuovo dirigente giallorosso.

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