Stadio a Pietralata, aree sospese alla Roma di... Vitali importanza

Il Campidoglio “consegna” alla società le zone inibite in precedenza

PUBBLICATO DA Andrea De Angelis
29 Settembre 2024 - 08:00

La settimana che si sta concludendo ha segnato qualche significativo passo verso la positiva soluzione della questione stadio. Infatti il Comune di Roma ha consegnato (e lo ha fatto rendendolo pubblico) alla Roma alcune delle aree a cui nei mesi scorsi era stato vietato l’ingresso. Si tratta di quei lotti di via degli Aromi che erano stati interdetti lo scorso giugno per decisione del Tribunale Civile di Roma e che il Comune di Roma ha poi provveduto a recuperare ed infine sgomberare nei primi giorni di agosto. Sono aree su cui pendono ancora vari ricorsi, ma la decisione di metterli a disposizione del Club per riprendere i sondaggi archeologici e geognostici, lascia trasparire la convinzione della Pubblica Amministrazione circa le sentenze che non dovrebbero comunque tardare ad arrivare. 

La messa a disposizione delle aree è un fatto di notevole importanza, soprattutto pensando all’obiettivo da sempre dichiarato, sia dalla Roma che dal Campidoglio, di inaugurare il nuovo stadio nell’anno del centenario della società giallorossa. Del resto lo stadio di Pietralata è centrale nella strategia di crescita della Roma, al punto che in un momento di vuoto societario come quello attuale, l’unico (o quasi) ad essere sopravvissuto nell’organigramma è l’uomo che il dossier lo cura dal primo giorno. L’avvocato Lorenzo Vitali infatti è la persona che fin dall’inizio è stata identificata come coordinatore del progetto del nuovo impianto. Lo è stato sotto la governance di Piero Berardi, ed ancora di più nei mesi in cui alla guida c’è stata Lina Souloukou

Vitali era presente il 3 ottobre del 2022 alla consegna dell’incartamento per il progetto preliminare in Campidoglio, ha rappresentato la società nelle audizioni presso le varie Commissioni capitoline in vista del voto per il Pubblico Interesse, e ha partecipato ad ogni incontro istituzionale che avesse ad oggetto lo stadio. Oggi la sua permanenza (insieme a quella della Responsabile Relazioni Istituzionali Lucia Bernabè, altra “sopravvissuta” alle gestioni Berardi e Souloukou) rappresenta la garanzia in termini di solidità e continuità nella gestione del dossier Pietralata. Anche perché i tempi stringono. 

La Roma informalmente (e mai ufficialmente) si è impegnata con il Campidoglio a consegnare il progetto definitivo dello stadio entro pochi mesi, tra la fine di questo anno e (al massimo) i primi giorni del prossimo. Per questo oggi più che mai una scelta di discontinuità sarebbe quanto meno poco opportuna.

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