Nuovo Stadio, il Tar giudica inammissibile il ricorso dei proprietari di Pietralata
Sono state respinte le accuse contro la Roma da parte di alcuni possessori di unità immobiliari nell'area dove dovrebbe sorgere l'impianto giallorosso
Secondo quanto riportato da Ansa, il Tar del Lazio ha giudicato inammissibile il ricorso presentato da alcuni proprietari di unità immobiliari nell’area di Pietralata-Tiburtina. Questi ultimi contestavano le determinazioni afferenti all’iter attivato dalla Roma per la realizzazione del nuovo stadio. La Roma veniva accusata di "non aver dichiarato di possedere i requisiti soggettivi previsti dal ‘secondo’ codice dei contratti pubblici in tema di finanza di progetto, né Roma Capitale, prima di dare corso agli atti impugnati, li ha comunque verificati, con conseguente invalidità della proposta di cui allo studio di fattibilità presentato dalla As Roma e illegittimità, in via derivata, degli atti adottati dall’Amministrazione".
La società giallorossa ha argomentato in giudizio l’inammissibilità del ricorso sotto plurimi profili e la sua infondatezza nel merito. Il Tar ha ritenuto fondata l’eccezione di inammissibilità del ricorso, osservando che i ricorrenti "non hanno fornito prova alcuna del titolo di proprietà asseritamente vantato sugli immobili siti in Roma, via della Ruta" e "la prova del titolo giuridico sottostante è condizione per fare ritenere sussistente la condizione di vicinitas rispetto alla località in cui il progetto in questione potrebbe essere realizzato".
Inoltre, i giudici hanno ritenuto fondato "il rilievo relativo alla carenza di interesse ad agire, in particolare sotto il profilo dell’attualità dello stesso". E ancora "Spetterà al progetto definitivo, ancora da presentare a cura di As Roma quale soggetto promotore, la compiuta perimetrazione dell’area interessata dal progetto, anche per le implicazioni di carattere espropriativo se le aree dei ricorrenti dovessero essere toccate dallo stesso progetto".
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