Stadio della Roma, Stefàno: "Possiamo votare la variante a giugno. Il M5S ha i numeri per farlo"
Il vicepresidente dell'Assemblea Capitolina: "Stiamo facendo ulteriori verifiche. Procedere non sarà una scelta, è stata già votata una delibera e quindi si andrà avanti"
Enrico Stefàno, vicepresidente vicario dell'Assemblea Capitolina, è stato intervistato da Il Romanista durante la conferenza stampa di presentazione dell'evento "CSIT World Sport Games - Roma 2023", svoltasi questa mattina in Campidoglio. Queste le parole dell'esponente del Movimento 5 Stelle riguardo al progetto Stadio della Roma.
L'iter dello Stadio della Roma si sbloccherà?
"Al momento le indagini in corsa non hanno ravvisato l' inquinamento del procedimento quindi tendenzialmente si può andare avanti. Chiaramente stiamo facendo verifiche ulteriori perché vogliamo rassicurare la città ma qualora, sia dal procedimento penale in corso, nel quale i Pm hanno chiarito che il procedimento amministrativo dello stadio non è stato viziato, e sia se dopo le nostre verifiche, l'esito sarà positivo, il progetto dovrà andare avanti. Non sarà neanche una scelta, è stata già votata una delibera e quindi si dovrà procedere".
E invece per quanto riguarda la calendarizzazione della variante?
"Era prevista prima dell'estate, probabilmente resterà questo l'iter, quindi tendenzialmente intorno giugno potremo già votare la variante".
Dopo la questione De Vito la maggioranza ha i numeri per portare a casa la votazione?
"Questa maggioranza ha i numeri per governare la città, mi sento di ribadirlo con forzaa. Siamo uniti e compatti più che mai, chiaramente siamo in un momento difficile, ma spesso dai momenti difficili se ne esce rafforzati e più determinati che mai per governare bene questa città".
Di Maio è negli Stati Uniti per cercare investimenti. Che idea può farsi un investitore straniero dopo la vicenda di Tor di Valle?
"E' un discorso relativo al sistema Paese, va oltre le vicende di Roma. Chiaramente in Italia a burocrazia complica la vita a chi vuole investire. Sarebbe chiaramente utile rivedere una serie di normative molto macchinose che possono far sorgere problemi ulteriori. Il sistema Paese deve semplificare le proprie procedure se vuole attirare investimenti. Io mi occupo di mobilità: una città deve essere innanzitutto funzionale per attirare imprese, quindi le infrastrutture per il trasporto pubblico devono funzionare, lo stiamo facendo ma ci vuole un po' di tempo".
© RIPRODUZIONE RISERVATA