Veloccia: "Sponsor e stadio distinti"
L’assessore all’Urbanistica: "Solo la Roma può mettere a rischio Pietralata, se non rispetterà i crismi"
Evidentemente non bastavano le rassicurazioni informali giunte senza soluzione di continuità dal Campidoglio per far cessare le indiscrezioni e le polemiche sul nuovo sponsor della Roma, messo strumentalmente in contrapposizione con il percorso istituzionale del progetto per lo Stadio a Pietralata. Dopo le parole del Presidente della Commissione Sport del Comune Fernando Bonessio di venerdì scorso, ieri sono intervenuti altri due esponenti della maggioranza in Campidoglio. Il Presidente della Commissione Trasporti, Giovanni Zannolla, ha chiesto infatti che il progetto dello stadio sia fatto con il massimo del rispetto delle prescrizioni date alla Roma. Richiesta sulla quale non andrebbe spesa una parola, se non per sostenerla, se non fosse che è stata manifestata rispondendo ad una domanda che voleva mettere in relazione proprio lo sponsor con lo stadio. E ancora il Presidente della Commissione Lavori Pubblici Antonio Stampete ha voluto stigmatizzare la scelta della Roma di legarsi a Riyadh Season a causa della mancanza di rispetto dei diritti umani dell’Arabia Saudita. Anche in questo caso vale la precedente considerazione. Anche perché queste dichiarazioni si prestano tutte ad essere strumentalizzate da chi invece lo stadio non lo vuole davvero, e che ora più che mai aveva bisogno di nuove armi per alimentare le polemiche, visto lo scarso successo di quelle finora utilizzate. Ed allora è dovuto intervenire chi sul progetto si è più speso e che ancora continua a lavorarci, l’Assessore all’Urbanistica di Roma Maurizio Veloccia, che abbiamo raggiunto nella serata di ieri. «Come già ho avuto modo di dire - ci ha detto Veloccia - il futuro dello stadio della Roma è definito chiaramente da una delibera di Assemblea Capitolina per cui per quanto ci riguarda l’unico soggetto che può metterlo in discussione è la Roma stessa. Se la Roma presenterà un progetto conforme alle prescrizioni e alle indicazioni previste nella Delibera sul Pubblico Interesse non c’è alcuna ragione che possa impedirne la prosecuzione positiva. La nostra volontà è chiara così come sono chiari gli impegni richiesti alla Roma in quella delibera che non è solo un passaggio formale, ma che rappresenta un impegno reciproco». «Il progetto dello stadio e lo sponsor sono due questioni che sarebbe del tutto improprio accostare – ha poi aggiunto l’Assessore rispondendo alla nostra domanda sul perché allora vi siano queste dichiarazioni da parte di alcuni consiglieri – Poi ci possono essere considerazioni di carattere personale ed emotivo che alcuni consiglieri possono aver espresso, talvolta a mò di battuta, talvolta in modo più articolato manifestando una legittima delusione per la scelta e la modalità di renderla nota da parte della Roma, ma siamo all’interno di una fisiologica libertà di espressione e di critica. Il punto vero ed ineludibile è che per fare lo stadio bisogna che il progetto definitivo rispetti tutti i crismi, e questo è sempre stato così, indipendentemente dallo sponsor che c’è sulla maglia».
Tutto molto chiaro e che dovrebbe davvero mettere la parola fine a queste polemiche. Abbiamo però voluto chiedere infine a Veloccia a che punto sia il progetto giallorosso: «Noi siamo alle parole che la Roma ha usato proprio per rispondere a una sua domanda, quindi il progetto dovrebbe arrivare tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio. Il dibattito pubblico sta per chiudersi, ed anche in questo caso, come amministrazione abbiamo dimostrato di aver rispettato alla lettera le tempistiche previste. Ora attendiamo la Roma». Roma che a quanto ci risulta sta lavorando proprio per non farsi aspettare.
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