Leone: "La città deve essere a disposizione dello stadio in maniera efficiente"
Il senior advisor di Nomisma a Radio Romanista: "A Pietralata ci sono già più mezzi pubblici rispetto alla zona dell'Olimpico, posto che comunque verranno potenziati"
Marco Leone, senior advisor di Nomisma e coordinatore del dibattito pubblico legato al nuovo stadio della Roma, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radio Romanista dove ha raccontato come sta procedendo il dialogo con i cittadini della Capitale:
Ieri c'è stato l'incontro a Tiburtina, dove sorgerà l'impianto. Come è andata?
"Ieri abbiamo avuto un netto incremento dei partecipanti sia online, che in presenza. Abbiamo un paio di centinaia di persone online che si sono iscritti e spero che queste chiaccherate possano dare sempre più visibilità. I toni a volte si accendono quando si tocca l'interesse privato di un cittadino che abita in quella zona e che giustamente è preoccupato per ciò che succederà. Pietralata che, come sappiamo, aspetta da più di vent'anni, il completamento di uno sviluppo di un piano regolamento e oggi c'è un vuoto urbano. Un vuoto urbano che potrebbe essere colmato, perché è una proposta progettuale che ha presentato la AS Roma con il nuovo stadio. Ed è bello metterla sul tavolo e ricevere tanti contributi, osservazioni che possono poi aiutare il decidore politico e amministrativo".
Ci sono stati momenti di scontri con dei comitati. Ieri Veloccia ci ha preannunciato novità in termini progettuali. Cosa dobbiamo aspettarci?
"Si è parlato ad esempio del verde che è uno dei tanti aspetti che sono sul tavolo e che rappresentano una variazione possibile rispetto al disegno originario. Il comune ha ribadito che, rispetto al piano particolariggiato di Pietralata prevedeva già un'edificazione e se dovesse andare in porto la proposta della Roma, anziché realizzare una parte di immobili destinati a direzionale, si realizzerebbe uno stadio di nuova concezione e multifunzionale".
Il Sul Cava l'abbiamo visto nei progetti di un migliaio di metri cubi.
"In ogni caso non è un terreno vergine che era destinato a parco che adesso viene cementificato. E' dagli anni 60 che quel quadrante della città deve essere completato e realizzato. Si trova in una posizione strategica e può accogliere diverse ipotesi di sviluppo. Oggi sul tavolo c'è la proposta della Roma, ma ciò non esclude che ci siano altre ipotesi. Nel mondo ci sono tante altre proposte che non è detto che vengano poi proposte alle città. Io confido dai proponenti che nella prossima seduta possano dare altri dettagli ed elementi che potranno solo che far bene".
Su che verte la prossima seduta?
"Le tematiche chiave è l'accessibilità, il traffico, la mobilità, i parcheggi in una logica che dovrebbe essere dell'intera città, perché l'interesse generale della città di Roma è quello che si creino delle situazioni più sostenibili, oggi ci sono diverse mancanze come i mezzi pubblici. Ecco, questi mezzi pubblici, pur con le necessarie opere di potenziamento, indubbiamente ce ne sono molti di più nella zona di Pietralata rispetto all'Olimpico".
C'è un sovraffollamento oggi all'Olimpico che è penalizzante a tutta la città. Oggi gli stadi sono una priorità...
"E' molto banale il tema: o fai arrivare la metro dove già lo stadio c'è, oppure hai una soluzione alternativa sul tavolo che va studiata e analizzata. Il cittadino è razionale e più tosto ad andare incontro a problematiche come il traffico, ragionevolmente dovrebbe utilizzare i mezzi pubblici. Ed è anche un tema della sostenibilità. La città deve essere a disposizione nella maniera più efficente possibile. So che ci sono un insieme di iniziative che in parallelo al dibattito pubblico stanno andando avanti".
Nomisma coordina questo confronto da quale posizione?
"Neutra e imparziale".
Questa discussione sta avendo un senso? Sta funzionando o è solo una contrapposizione?
"Ieri sera e le prossime serate proporremo un dibattito diverso, ovvero la costituzione di singoli tavoli presieduti da cittadini che si confrontato, in modo che alnche la persona con la voce non troppo esuberante possa dire la sua. Abbiamo messo sulla disponibilità alla città un metodo di dialogo e confronto che massimizza la possibilità di partecipare. Poi è chiaro, le complessità ci sono sempre. Più ci sarà la partecipazione, che è grande anche grazie a voi, e migliore sarà la metodologia, più è probabile che vengano messe in luce criticità e vantaggi nell'avere uno stadio moderno".
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