Tra stadio e ospedale
Nessuna incompatibilità tra le due opere: la polemica è strumentale. Nuovo Umberto I, in esame diverse aree. E a Pietralata si tratterebbe di ampliamento del Pertini
Ad animare la giornata di chi è attento alle questioni relative al nuovo Stadio della Roma ieri ci ha pensato, direttamente e in buona parte suo malgrado, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. In realtà non è che abbia fornito un contributo di grande novità al dibattito in corso in questi giorni, ed anzi semmai ha chiarito una modalità operativa che vede la Regione in attesa del progetto definitivo dell’impianto giallorosso prima di esprimersi in qualsiasi modo, se non genericamente sull’opportunità di farlo. Ma le parole dell’inquilino della Pisana sono state riprese ed utilizzate da chi lo stadio non lo vuole.
La premessa in questo caso è d’obbligo. Tra i detrattori del progetto che la Roma ha presentato in Campidoglio da qualche settimana ha preso piede la tesi secondo cui l’impianto che dovrebbe sorgere a Pietralata avrebbe come principale ricaduta negativa quella di impedire la costruzione del nuovo Policlinico Umberto I nell’area che invece sarebbe quella preferita dai diretti interessati. E tra questi ci sarebbe ovviamente la Regione Lazio. Tesi questa al centro di numerosi interventi nel corso del primo incontro del Dibattito Pubblico andato in scena giovedì scorso. Ed ecco allora le parole di Rocca, rilasciate a Radio Roma Sound. «Lì (Pietralata, ndr) noi abbiamo un’area, che è quella del Pertini, e quindi si tratterebbe di un ampliamento eventualmente – ha detto il Governatore del Lazio, che poi ha aggiunto riferendosi all’area adiacente il Pertini -. È in discussione, però l’area è sempre stata quella, non ce ne sono mai state altre, in quella zona».
La frase incriminata sarebbe proprio questa. Frase che i Comitati contro lo stadio, che da alcune settimana hanno deciso di firmarsi come “Sì all’Umberto I – Sì al Parco – No allo Stadio”, ha interpretato come una dichiarazioni di intenti, al punto da aver diramato un comunicato in cui viene scritto testualmente: «Il Presidente Rocca ha ribadito che l’area di Pietralata è tra le possibili (preferita?) destinazioni per la nuova area ospedaliera, con un investimento pari a 600 milioni di euro che, ad oggi, è di fatto bloccato dalla valutazione del progetto stadio e dalle certe problematiche che questa opera comporterebbe sulla fruibilità del polo ospedaliero».
Interpretazione avventurosa se non avventata. L’area di cui ha parlato chiaramente Rocca, sottolineandolo nettamente con un brusco cambio di tono, è quella adiacente al Pertini, non quella antistante, su cui invece insiste il progetto stadio. Come se non bastasse si è voluto tralasciare il seguito di quanto detto da Rocca, che infatti ha poi aggiunto: «Ci sono altre ipotesi, in altre zone di Roma, ivi incluso all’interno dell’area attuale del Policlinico Umberto I, entro breve sarà sciolto il nodo». Nodo di cui si sta occupando un’apposita cabina di regia costituita da una delibera di Giunta Regionale già dallo scorso aprile (uno dei primi atti voluti dalla nuova amministrazione), che si è già riunita numerose volte, e che è composta tra gli altri dal Sindaco di Roma, ovviamente dal Presidente Rocca, dal direttore generale del Policlinico Umberto I Fabrizio d'Alba, e dalla Rettrice della Sapienza Antonella Polimeni. Una decisione dovrebbe arrivare entro dicembre, e secondo quanto filtra le zone preferite (in particolar modo dalla Sapienza) sarebbero quella in cui insiste già oggi il Policlinico, che potrebbe recuperare terreni in direzione Castro Pretorio, e quella di Tor Cervara, con un’area di agro romano compresa all’incrocio tra Tangenziale e Gra.
Un piano, quello di rimodulazione della sanità regionale (oltre la questione Umberto I), su cui Rocca punta molto e che prevede l’utilizzo dei fondi per l’edilizia sanitaria di circa 1 miliardo e 200 milioni di euro, e ancora 200 milioni di euro per il solo nuovo Policlinico. Un piano che non è in contrapposizione con lo stadio della Roma, che rappresenta comunque un’opportunità di crescita per il territorio. Sarebbe forse il caso di cominciare a pensare che la Capitale possa realizzare entrambi i progetti. Del resto in questo senso proprio il Presidente Rocca è stato chiaro, ancora in un passaggio dimenticato dai Comitati. «Io mi auguro che entrambe le squadre di Roma abbiano un loro stadio – ha infatti detto - quindi ovviamente quando si parla di stadi non è che c’è da essere tifosi o meno».
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